La transizione più lenta del previsto verso una mobilità 100% elettrica, così desiderata (quando non imposta…) dall’Unione Europea (UE), sta costringendo molti produttori a cambiare i propri piani per i prossimi anni, specialmente nel Vecchio Continente. Volvo, ad esempio, è favorevole a estendere il ciclo di vita di tutti i veicoli ibridi plug-in (PHEV), come recentemente dichiarato ad Automotive News Europe da Hakan Samuelsson, il massimo dirigente del marchio nordico di proprietà di Geely, che ha sottolineato tutti gli argomenti a favore dei PHEV, sostenendo anche investimenti nello sviluppo della tecnologia.
Volvo ha recentemente aggiornato i propri piani di elettrificazione, indicando che i veicoli elettrici e i PHEV rappresenteranno il 90-100% delle sue vendite entro il 2030. Tuttavia, poiché questo obiettivo è meno ambizioso rispetto a quello precedentemente fissato, che era focalizzato esclusivamente sulla produzione di auto completamente elettriche entro la fine del decennio, l’azienda svedese sta esplorando la possibilità di aumentare gli investimenti finanziari e tecnici nella progettazione di PHEV con emissioni di CO2 sempre più basse, rimanendo comunque concentrata sull’elettrificazione assoluta, poiché il motore a combustione sembra non avere futuro…


Questo nuovo approccio potrebbe includere modelli come il nuovo XC70, un PHEV che è già stato confermato per la vendita nel mercato europeo, sebbene non prima del 2027, ed è attualmente disponibile solo in Cina. Un altro beneficiario di questa strategia sarà l’XC90, che potrebbe ricevere un sistema PHEV con tecnologia di estensione dell’autonomia! Secondo la stessa pubblicazione, l’obiettivo è offrire fino a 160 km di autonomia in modalità 100% elettrica, una soluzione che sarà disponibile solo a partire dal 2028. Hakan Samuelsson la sostiene poiché risolve tutti i problemi associati all’autonomia limitata dei veicoli 100% elettrici e non richiede una batteria “ad alta tensione” di grande capacità.
			






