Si chiama Dectravalve ed è una nuova tecnologia, sviluppata e brevettata dalla start-up britannica HydroHertz, che potrebbe rivoluzionare la gestione della batteria di un’auto elettrica, in particolare il suo controllo termico. Grazie a un controllo della batteria più preciso, attraverso l’installazione di un sofisticato sistema di valvole, questa soluzione promette di offrire diversi vantaggi, ovvero, tempi di ricarica ridotti, autonomie maggiori e un aumento della durata della batteria e della sicurezza nel suo utilizzo. Il sistema include un insieme di valvole che consente la creazione di zone distinte all’interno del nucleo della batteria, permettendo così un controllo termico più localizzato, che, secondo HydroHertz, garantisce un riscaldamento e un raffreddamento più efficienti, promuovendo anche un migliore processo di recupero energetico, essenziale per l’efficienza dell’auto.
In un test di ricarica rapida condotto da esperti indipendenti, una batteria da 100 kWh con chimica LFP, dotata della tecnologia Dectravalve, sottoposta a una ricarica di 350 kW, ha mantenuto la sua cella più calda al di sotto dei 44,5º C, oltre a mantenere una temperatura molto stabile in tutto il pacco, con una variazione di soli 2,6º C tra i punti più caldi e più freddi. La ricarica del 10,80% del livello di carica in queste condizioni ha richiesto circa dieci minuti.

Rispetto ad altri test di carico condotti con batterie equivalenti, ma senza la nuova tecnologia HydroHertz, le variazioni termiche sono notevolmente più elevate, poiché ci sono registrazioni di picchi di temperatura di 56º C in alcune celle, così come ampiezze termiche che possono raggiungere i 12º C. Secondo l’ente responsabile dei test di carico, quando la temperatura supera i 50 ºC, la potenza di carica deve essere ridotta per evitare il surriscaldamento delle celle, che può persino causare danni a esse. Questo significa anche che la ricarica rapida deve essere interrotta, aumentando significativamente il tempo necessario per il suo completamento · e, nel test condotto con la nuova tecnologia delle valvole, ciò non è stato osservato, anche se l’alta potenza avrebbe potuto giustificarlo.
Mantenere la temperatura entro valori ideali significa che l’efficienza dell’uso della batteria è ottimizzata, risultando in un’autonomia notevolmente superiore, che può portare a un miglioramento fino al 10%. E, poiché la temperatura operativa è significativamente più bassa, il rischio di surriscaldamento e situazioni in cui la sicurezza potrebbe essere compromessa è anch’esso ridotto.
“Una Dectravalve risolve un problema fondamentale dei sistemi di gestione termica per le batterie dei veicoli elettrici: come ottenere un controllo della temperatura realmente indipendente per zona, senza la complessità, il peso e lo spreco di energia di molteplici matrici di valvole”, afferma Martyn Talbot. L’azienda sottolinea anche un altro importante argomento a favore della sua tecnologia Dectravalve: può essere applicata a batterie di qualsiasi chimica, così come a future configurazioni attualmente in fase di sviluppo, il che significa che la sua applicabilità è ampia. “La nostra innovazione è elegantemente semplice: un’unità controllata digitalmente che può gestire quattro o più zone di raffreddamento separatamente. Con la Dectravalve, ogni zona di raffreddamento è completamente indipendente, quindi il refrigerante fluisce dalla pompa alla batteria e ritorna, in un circuito specifico. Non ci sono perdite indesiderate di refrigerante caldo tra le diverse zone, il che comprometterebbe l’efficienza,” ha dichiarato il direttore tecnico di Hydrohertz.








