Entrambi, o anche più di, autonomia, i tempi di ricarica continuano a essere, per alcuni conducenti, il principale ostacolo alla transizione verso la mobilità elettrica. I marchi ne sono consapevoli e le velocità di ricarica sono, infatti, sempre più elevate, supportate da architetture elettriche ad alta tensione che consentono livelli di potenza maggiori.
Tuttavia, secondo Tyrone Johnson, il responsabile del nuovo centro di sviluppo di Hyundai in Europa, lo scenario ideale non è ancora stato raggiunto: quello in cui ricaricare completamente la batteria richiede lo stesso tempo che di solito è necessario per riempire il serbatoio di un veicolo con motore a combustione interna, al fine di eliminare l’ansia abituale associata alla guida di un’auto 100% elettrica. “Le aspettative dei clienti sono che ci vogliano tre minuti per ricaricare la batteria, proprio come avviene con un veicolo dotato di motore a combustione interna,” ha dichiarato Tyrone Johnson a Auto Express, aggiungendo: “Forse è più una percezione che una realtà, ma i conducenti si preoccupano dell’ansia da autonomia e della possibilità di dover percorrere più di 300 chilometri senza preavviso. L’obiettivo è raggiungere la stessa velocità di ‘rifornimento’ di un motore a combustione interna.”
Secondo Tyrone Johnson, è necessaria anche una maggiore comprensione da parte del pubblico generale riguardo ai gruppi propulsori completamente elettrici, poiché la tecnologia e l’infrastruttura di ricarica necessitano di più tempo per svilupparsi e stabilizzarsi completamente. La sfida è, ha detto, “enorme, e tutti si aspettano una risposta immediata, ma abbiamo bisogno di tempo.” In questo senso, il produttore sudcoreano sta, ad esempio, lavorando a una nuova tecnologia di ricarica con una potenza massima di 400 kW.








