L’associazione ambientalista Zero ha condannato l’intenzione del governo di ridurre le aliquote fiscali autonome applicate ai veicoli e di aumentare i limiti sui costi di acquisto soggetti a tassazione.
In una dichiarazione, l’organizzazione ambientalista ha affermato che l’accordo tripartito tra il governo, le confederazioni degli imprenditori e la Confederazione Generale del Lavoro è un incentivo per le aziende a continuare a privilegiare l’uso delle automobili per gli spostamenti tra lavoro e casa, piuttosto che promuovere alternative di mobilità sostenibile.
Zero ritiene che queste misure rappresentino “un grave passo indietro negli sforzi per decarbonizzare il settore dei trasporti, che attualmente rappresenta oltre il 30% delle emissioni totali del paese”.
Per evitare di peggiorare le emissioni inquinanti e la congestione del traffico, Zero ha proposto alternative come “la fornitura di pass che consentano l’uso dei mezzi pubblici e un’indennità mensile per i viaggi utilizzando taxi condivisi e servizi di ride-hailing”.
In questo modo, Zero ha appellato al Governo e alle parti coinvolte a riconsiderare le loro posizioni, e alle parti coinvolte nei negoziati di bilancio di “quantificare questa spesa fiscale e correggere le misure riguardanti la riduzione delle tasse autonome sull’acquisto di veicoli a combustione o elettrici che percorrono meno di 50.000 km all’anno. Invece, il prossimo bilancio statale dovrebbe destinare il 15% delle tasse stradali (ISP, ISV e IUC) per investimenti nei sistemi di trasporto pubblico, inclusi i sistemi di mobilità condivisa flessibile e le modalità attive, e un altro 15% delle tasse stradali – circa 600 milioni di euro – in incentivi per l’elettrificazione dei veicoli ad alto utilizzo che percorrono più di 50.000 km all’anno, oltre alla creazione di aree dedicate esclusivamente alla ricarica di questi tipi di veicoli”, aggiunge la dichiarazione di Zero.