Annunciato quindici anni fa, con l’obiettivo di stabilire un nuovo record di velocità terrestre, il Bloodhound Land Speed Record (LSR) sta cercando un pilota per partire. Dopo vari contrattempi, che hanno causato continui ritardi, il team responsabile del progetto sta ora offrendo “l’opportunità di una vita” a “individui appassionati e talentuosi disposti a superare i limiti di velocità e interessati a entrare nella storia, guidando l’auto più veloce del pianeta”.
Dettaglio: passione, coraggio e abilità di guida non sono gli unici requisiti richiesti. I candidati devono possedere un altro attributo fondamentale: un assegno del valore di 13,7 milioni di euro: “Tutti i potenziali piloti devono essere in grado di portare il finanziamento necessario per consentire al progetto di stabilire un nuovo Record di Velocità Terrestre… Pertanto, chiediamo a tutti coloro che ritengono di avere le condizioni finanziarie, il supporto, l’esperienza e le competenze adeguate, di contattarci attraverso il nostro sito web”, si legge nel comunicato.
Dopo essere entrato in amministrazione controllata nell’ottobre 2018, a causa della mancanza di fondi per continuare i suoi piani di sviluppo del veicolo più veloce mai realizzato sulla superficie terrestre, il progetto Bloodhound è fallito. Ed è tornato sulla strada solo di recente, con l’arrivo di un nuovo investitore, Ian Warhurst.
“Entrando in un nuovo capitolo del progetto Bloodhound LSR, sono entusiasta delle opportunità e delle sfide che abbiamo di fronte, e sono sicuro che ciò ci permetterà di tornare in Sudafrica e stabilire un nuovo record”, ha dichiarato il CEO Stuart Edmondson.
Per gli ultimi test di sviluppo, nel 2019, nel deserto di Hakskeen Pan, in Sudafrica, il Bloodhound era equipaggiato con il motore a getto EJ200, progettato da Rolls-Royce per il cacciabombardiere Typhoon, che erogava circa 54.000 CV e 90.000 Nm!
Tuttavia, l’arrivo del nuovo CEO, con un piano radicale per far funzionare i motori Eurofighter Typhoon con carburante sintetico appositamente formulato per garantire emissioni zero, ha trasformato la rilevanza e l’attrattiva del progetto. L’ex pilota della Royal Air Force britannica crede che Bloodhound possa contribuire con dati inestimabili allo sviluppo “in rapida accelerazione e molto emozionante” dei carburanti per l’aviazione del futuro.
Per quanto riguarda le candidature per il ruolo di pilota, tutti i profili saranno esaminati da Andy Green, che è stato la prima persona a rompere il muro del suono sulla terra, stabilendo nel 1997 il record attuale di 1227 km/h a bordo del Thrust SSC.