In un evento che ha fatto fermare il cuore, l’Indy 500 è stato scosso da un incredibile incidente pre-gara che ha infranto le speranze di Scott McLaughlin di partecipare all’iconico evento. L’attesa era alta mentre si avvicinava la 109ª edizione dell’Indianapolis 500, ma Madre Natura aveva altri piani poiché la pioggia ha ritardato l’inizio di quasi un’ora. Finalmente, alle 13:21 EST, i motori hanno ruggito, facendo vibrare di eccitazione la folla.
Scott McLaughlin, rappresentando il Team Penske, era pronto a partire dalla decima posizione, unico pilota Penske a evitare penalità a causa del recente scandalo degli attenuatori durante le qualifiche. Tuttavia, mentre iniziavano i giri di riscaldamento e le auto si stavano ancora scaldando, è avvenuta la catastrofe. McLaughlin ha perso il controllo della sua Chevrolet n. 3, schiantandosi contro il muro interno sulla retta, distruggendo la sua auto e infrangendo i suoi sogni di correre quel giorno.
La scena era straziante mentre McLaughlin sedeva nella sua auto distrutta, visibilmente devastato mentre il suo team cercava di offrirgli parole di conforto via radio. Uscendo dai rottami, McLaughlin poteva solo seppellire il viso tra le mani, esprimendo il suo profondo rammarico e incredulità per l’andamento degli eventi. “Non ho davvero idea di cosa sia successo,” lamentò McLaughlin. “Sono solo molto dispiaciuto per il mio team. Di gran lunga il momento peggiore della mia vita.”
Ma il caos non si fermò lì. L’auto di Scott Dixon iniziò presto a fumare, con un piccolo incendio che si accendeva sul retro sinistro, aggiungendo tensione e dramma alla giornata. E proprio quando la gara iniziò ufficialmente, l’auto di Marco Andretti si schiantò contro il muro alla Curva 1, ponendo bruscamente fine al suo 20° Indy 500 senza nemmeno completare un singolo giro sotto bandiera verde.
Con la pioggia che iniziava a cadere di nuovo, solo 20 giri dopo l’inizio dell’evento, una breve bandiera gialla sventolò, aumentando ulteriormente l’imprevedibilità e l’intensità degli eventi della giornata. Con Andretti che terminava 32° e McLaughlin al 33° posto, entrambi i piloti lasciarono Indianapolis con l’amaro in bocca per i loro peggiori risultati all’Indy 500 nella loro carriera.
L’Indy 500, noto per le sue emozioni e i suoi imprevisti, ha offerto uno spettacolo di emozioni e dramma ad alto rischio fin dall’inizio, lasciando i fan e i piloti sulle spine.