Le frequenti lamentele di Max Verstappen sul numero di gare in una stagione di Formula 1 sono significative, considerando che ha anche partecipato a una sessione di test a Imola su una Red Bull RB18 di due anni fa tra i grandi premi. Lo scopo di questo test era affrontare le sfide continue del team nel superare le sconnessioni e le irregolarità che hanno reso le recenti corse, in particolare il Gran Premio di Monaco, impegnative. Sebbene la Red Bull non abbia pubblicizzato molto questo test, era perfettamente in linea con le regolamentazioni che governano i test delle vetture precedenti, che richiedono una notifica alla FIA e alle squadre rivali. Molte squadre effettuano questi test senza divulgarli, spesso utilizzando i loro piloti junior per acquisire esperienza in F1. È insolito che un vincitore di gara, specialmente l’attuale campione del mondo e leader del campionato, partecipi a un test di metà stagione di questa natura. Le regolamentazioni per i test delle vetture precedenti stabiliscono che le vetture debbano essere nelle specifiche precise del periodo e utilizzare gli pneumatici dimostrativi della Pirelli. Lo scopo di questo test era fornire a Verstappen un confronto diretto tra l’auto attuale e l’auto di due anni fa, consentendogli di dare un feedback basato sulla propria esperienza anziché dipendere solo dalla memoria. La Red Bull mirava a convalidare il feedback di Verstappen e ottenere conoscenze su come affrontare i punti deboli dell’auto. Sebbene questo test potrebbe non aver risolto completamente le limitazioni dell’auto, ha fornito a Verstappen una valutazione precisa se il problema è peggiorato, migliorato o rimasto lo stesso. Queste informazioni possono contribuire alla conoscenza generale del team e ai suoi sforzi per superare le limitazioni senza sacrificare le prestazioni in altre aree.
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