Il promettente ventunenne muore dopo un incidente con la Peugeot 208 Rally4 vicino a Pasym
La comunità europea del rally è in lutto per la perdita del pilota italiano Matteo Doretto, che è tragicamente deceduto mercoledì durante una sessione di ricognizione in preparazione al Rally della Polonia, il quarto round del Campionato Europeo di Rally FIA (ERC) 2024.
Incidente Fatale Durante i Test Pre-Evento
Doretto, alla guida di una Peugeot 208 Rally4, ha subito un incidente fatale vicino alla città di Pasym, nel nord-est della Polonia, quando la sua auto è uscita di strada e ha colpito un albero. I servizi di emergenza sono stati inviati sul posto, ma le ferite riportate dal ventunenne erano fatali.
Il suo co-pilota, Samuele Pellegrino, è stato coinvolto nell’incidente ma è sopravvissuto con lievi ferite. È stato trasportato in un ospedale locale, e i medici hanno confermato che le sue condizioni sono stabili e non sono pericolose per la vita.
Stella nascente nel Motorsport Italiano
Doretto era ampiamente considerato uno dei più promettenti talenti del rally italiano. All’inizio di quest’anno, è stato incoronato Campione Italiano Junior di Rally 2024, e il suo ingresso nell’ERC segnava una tappa significativa nella sua transizione verso la competizione internazionale.
Il Rally della Polonia sarebbe stato il suo primo grande impegno a questo livello, con gli occhi di tutta Europa puntati sul giovane talento.
Il Rally di Polonia si svolgerà in lutto
In programma da venerdì a domenica (14–16 giugno), il Rally di Polonia continuerà come previsto, sebbene sotto una nube di dolore. Gli organizzatori, i funzionari dell’ERC e le squadre concorrenti hanno offerto tributi e condoglianze alla famiglia di Doretto, onorando un pilota descritto come appassionato, umile e pieno di promesse.
Parola Finale
La morte di Matteo Doretto è un triste promemoria dei rischi intrinseci nel motorsport. A soli 21 anni, la sua vita e carriera sono state tragicamente interrotte. La sua memoria ora si unisce alla lunga lista di nomi ricordati dal mondo del rally non solo per il loro talento, ma anche per il loro coraggio al volante.