NASCAR ha a lungo operato con il mantra “Vinci la domenica, vendi il lunedì”, ma di tanto in tanto, lo sport trascende il commercio e diventa puro spettacolo. Uno di questi momenti è avvenuto nel 1987, quando due leggende di Hollywood, Tom Cruise e Paul Newman, si sono recati al Daytona International Speedway per una sessione di test che non solo sarebbe diventata leggenda per la NASCAR, ma avrebbe ispirato un’eredità cinematografica che risuona ancora oggi.
L’evento improbabile, orchestrato da Rick Hendrick della Hendrick Motorsports, ha visto Cruise e Newman scambiare set cinematografici con tute da corsa mentre testavano le auto della Busch Series sulle iconiche curve inclinate. Quello che è iniziato come un’uscita informale per due attori amanti dell’adrenalina è diventato un momento cruciale nella storia della NASCAR e nella cultura pop.
Una Connessione Hollywoodiana ad Alta Velocità
Sia Cruise che Newman non erano estranei alle corse. Newman, un appassionato di motorsport esperto e proprietario di un team, stava percorrendo Daytona a velocità superiori ai 190 mph durante la sessione. Cruise, cavalcando l’onda della sua celebrità in Top Gun, ha registrato un rispettabile 178 mph prima che problemi al motore lo costringessero a interrompere la sua corsa.
Per Cruise, l’esperienza è stata elettrizzante.
“La sensazione di guidare una delle auto da corsa di Rick intorno a Daytona, era un livello completamente diverso,” ha detto Cruise in seguito. “Nel secondo in cui sono sceso da quell’auto sulla corsia dei box, ho detto: ‘Dobbiamo fare un film su questo!’”
Ed è così che è nato Days of Thunder—un film che ha unito l’intensità grezza della NASCAR con il carisma magnetico di Cruise, dando una spinta importante alle corse automobilistiche di Hollywood.
Paul Newman: L’Alleato Senza Tempo delle Corse
Il legame di Newman con il motorsport era molto più profondo. Oltre ai suoi riconoscimenti come attore, Newman era un rispettato pilota di auto da corsa e proprietario di squadra, guadagnandosi vittorie di classe a Le Mans e creando un’eredità nel mondo delle corse. La sua passione per la NASCAR brillava in progetti come il franchise di Cars, dove prestava la voce al saggio Doc Hudson, e nella sua narrazione del documentario acclamato Dale, che racconta la vita di Dale Earnhardt.
Sebbene Newman sia scomparso nel 2008, il suo amore per le corse rimane immortalato nei suoi contributi al cinema e al motorsport, con Cars 3 che presenta persino registrazioni d’archivio della sua voce—un tributo appropriato a un uomo che ha unito Hollywood e le corse come nessun altro.
“Days of Thunder”: Un Sequel o Terreno Sacro?
Il test di Daytona di Cruise non ha solo portato a un film; ha creato un momento culturale. Days of Thunder ha presentato a milioni il dramma, la velocità e le rivalità della NASCAR, consolidando il suo posto come uno dei film di motorsport più iconici mai realizzati. Ma un sequel potrebbe catturare la stessa magia, o rischierebbe di offuscare l’eredità dell’originale?
I fan sono divisi. Da un lato, la NASCAR moderna offre molto materiale: giovani piloti con personalità audaci, tecnologia all’avanguardia e la continua battaglia tra tradizione e innovazione. Dall’altro, Days of Thunder è una capsula del tempo di un’era in cui le corse erano più dure, meno rifinite e profondamente legate alle proprie radici. Rivisitare quella magia potrebbe suscitare nostalgia o affievolire il suo splendore.
Il recente successo di Cruise con Top Gun: Maverick dimostra che i sequel possono funzionare se gestiti con attenzione. Tuttavia, riportare Days of Thunder richiederebbe più di semplici auto veloci e effetti spettacolari: avrebbe bisogno di una storia autentica e cruda come lo sport stesso.
Un’Eredità Che Continua a Correre
La sessione di test di Daytona del 1987 non è stata solo una nota a margine nella storia della NASCAR; è stato un momento in cui l’amore di Hollywood per le corse ha acceso un crossover culturale che continua fino ad oggi. Che si tratti delle aspirazioni cinematografiche di Cruise o dei contributi duraturi di Newman, la NASCAR ha trovato due ambasciatori che hanno introdotto lo sport a nuovi pubblici e hanno consolidato il suo posto nella cultura pop.
Con il dibattito su un seguito di Days of Thunder che infuria, una cosa rimane chiara: l’eredità della giornata ad alta velocità di Cruise e Newman a Daytona è tanto senza tempo quanto il rombo dei motori sulla pista.