Il tributo di Jeff Gordon alla leggendaria Dale Earnhardt durante la gara di Phoenix del 2007 è stato un momento cruciale nella sua carriera, ma ha anche suscitato una reazione da parte della devota fanbase di Earnhardt. L’ingresso di Gordon nel mondo della NASCAR lo ha visto confrontarsi con Earnhardt, uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, come ha dichiarato nel documentario Unrivaled: Earnhardt vs. Gordon. Questa rivalità ha messo Gordon sulla mappa e ha alterato per sempre la traiettoria della sua carriera.
Negli anni ’90, i fan della NASCAR erano divisi in due fazioni: Team Gordon o Team Earnhardt. Ma le dinamiche sono cambiate drammaticamente dopo che Earnhardt ha tragicamente perso la vita nella Daytona 500 del 2001. Gordon, una stella emergente della Hendrick Motorsports, era sulle tracce di Earnhardt, puntando a eguagliare l’eredità che Earnhardt aveva costruito nella NASCAR.
Alla gara di Phoenix del 2007, Gordon si avvicinava al titolo della Cup Series. Una vittoria al Hot Mile avrebbe portato il suo totale di vittorie a 76, eguagliando il record di Earnhardt. Tuttavia, invece di usare questo traguardo per godere della sua gloria, Gordon decise di rendere omaggio alla leggenda delle corse scomparsa. Dopo aver tagliato il traguardo, si diresse verso la pit road e alzò una bandiera nera decorata con il leggendario numero 3 di Earnhardt.
Questo gesto fu accolto con una reazione ribelle da parte dei ferventi sostenitori di Earnhardt, che lo considerarono audace piuttosto che rispettoso. Le tensioni aumentarono al punto che il figlio di Earnhardt, Dale Jr., si sentì costretto a intervenire e difendere le azioni di Gordon dopo la gara a Phoenix.
Nonostante la controversia, è fondamentale notare che il tributo di Gordon era un gesto ben pianificato che era in cantiere anche prima della gara di Phoenix. L’idea risale alla gara autunnale di Atlanta del 1993. Aaron Kuehn, un tecnico del team di Gordon, voleva ricreare una memorabile celebrazione post-gara di quell’anno, quando Rusty Wallace e Earnhardt resero omaggio ai piloti caduti Alan Kulwicki e Davey Allison sventolando le rispettive bandiere durante un giro di vittoria.
Sfortunatamente, la rivalità di lunga data tra Gordon ed Earnhardt ha macchiato il tributo a Phoenix, con molti fan che hanno interpretato il gesto come una provocazione piuttosto che un atto di rispetto. Tuttavia, nonostante la controversia, il tributo di Gordon a Dale Earnhardt rimane un momento indelebile nella storia della NASCAR.
È degno di nota che Dale Jr. abbia espresso il suo apprezzamento per il tributo, lodando Gordon per il suo gesto di classe. Ha visto l’azione di Gordon come un gesto sincero che ha diviso il suo momento di vittoria per onorare suo padre, una mossa che ha ritenuto altamente rispettosa.
L’incidente al Phoenix Raceway serve da netto promemoria delle intense emozioni che gli sport possono suscitare e della profondità della lealtà che i fan hanno per i loro atleti preferiti. Mentre una bandiera è riuscita a disturbare un’intera base di fan, ha anche sottolineato l’importanza dello sport e del rispetto tra i concorrenti nel mondo delle corse.