Stellantis ha annunciato questa settimana la fine del programma di sviluppo dei veicoli a idrogeno, citando un basso potenziale a breve e medio termine.
La decisione ha sorpreso i suoi partner nella joint venture Symbio, creata congiuntamente con Michelin e Forvia, con l’obiettivo di sviluppare la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno.
L’uscita di Stellantis da Symbio ha portato Michelin e Forvia a chiarire in una dichiarazione che sono stati informati “a maggio dell’intenzione di Stellantis di cessare le proprie attività legate all’idrogeno a partire dal 2026. Questo cambiamento inaspettato è avvenuto nonostante Stellantis fosse un co-proprietario e principale cliente di Symbio, e avesse a lungo aspirato a plasmare il mercato della mobilità a idrogeno per i veicoli commerciali leggeri”
La dichiarazione aggiunge anche che gli ordini di Stellantis “rappresentano, di per sé, circa l’80% del volume di produzione previsto di Symbio,” e che negli ultimi anni, la joint venture “ha scalato i suoi investimenti, le sue assunzioni e il suo piano di sviluppo in base alle esigenze espresse da Stellantis per i prossimi otto anni. La tecnologia e le prestazioni dei sistemi di Symbio sono state validate da tutti gli azionisti, compresi i team di Stellantis.”
In questo contesto, le due aziende sottolineano che la decisione dell’automobilista “avrà conseguenze operative e finanziarie irreversibili per Symbio. Michelin e Forvia sono particolarmente preoccupate per l’impatto che questo avrà sui 590 dipendenti di Symbio in Francia e sui suoi 50 posti di lavoro all’estero.”