Guenther Steiner ha proposto che l’attuazione di penalità di passaggio ai box per i trasgressori recidivi potrebbe scoraggiare il comportamento per il quale Kevin Magnussen è stato criticato nel Gran Premio di Miami. Durante la gara Sprint a Miami, Magnussen ha ricevuto 35 secondi di penalità per la sua guida “antisportiva” mentre gareggiava contro Lewis Hamilton. Magnussen ha riconosciuto che le sue penalità erano giustificate e ha spiegato di aver utilizzato queste tattiche per proteggere la posizione del suo compagno di squadra della Haas, Nico Hulkenberg. Tuttavia, le azioni di Magnussen hanno portato a un’altra collisione con Logan Sargeant durante il gran premio, accumulando 10 punti di penalità e avvicinandolo a una squalifica dalla gara. Steiner, che in passato era il capo della squadra Haas, ritiene che Magnussen abbia oltrepassato il limite con la sua guida controversa all’Autodromo Internazionale di Miami. Ha sottolineato l’importanza del fair play e ha affermato che un pilota non dovrebbe essere orgoglioso di rovinare la gara di qualcun altro. Il capo della McLaren, Andrea Stella, ha espresso anche la sua opinione, affermando che Magnussen ha avuto la fortuna di evitare una squalifica. I commissari a Miami hanno assolto Magnussen dall’accusa di condotta antisportiva, ma hanno raccomandato che la FIA rafforzi le sue regolamentazioni per i trasgressori recidivi. Steiner suggerisce che le penalità di passaggio ai box siano imposte ai piloti per le loro seconde infrazioni nella stessa gara per evitare che causino ulteriori problemi. Egli sostiene che una volta che un pilota riceve la penalità iniziale, le penalità aggiuntive della stessa natura diventano insignificanti, mentre una penalità di passaggio ai box avrebbe un impatto più evidente, poiché il pilota dovrebbe adempiervi in alcune tornate e poi non potrebbe più disturbare la gara.
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