Il Rapporto Annuale sulla Sinistralità, dell’Autorità Nazionale per la Sicurezza Stradale (ANSR), ha rivelato che nel 2023 si sono verificati circa 35.000 incidenti stradali sulle strade portoghesi, che hanno causato 468 morti, 2437 feriti gravi e 41.058 feriti lievi.
Secondo l’ANSR, lo scorso anno si è registrato un aumento in tutti gli indicatori rispetto al 2022. “Rispetto all’anno 2022, nel continente si sono verificati aumenti in tutti gli indicatori, tranne nell’indice di gravità. Si sono verificati 2186 incidenti in più (+6,7%), cinque vittime in più (+1,1%), 194 feriti gravi in più (+8,6%) e 2602 feriti lievi in più (+6,8%)”, afferma il rapporto dell’ANSR, sottolineando l’aumento del traffico stradale, che corrisponde a un aumento del rischio di incidenti.
D’altra parte, rispetto al 2019, anno di riferimento per il monitoraggio degli obiettivi di riduzione del numero di morti e feriti gravi entro il 2030 fissati dalla Commissione Europea e dal Portogallo, si è registrata una diminuzione negli incidenti, nelle vittime mortali e nei feriti lievi, con meno 730 incidenti (-2,0%), sette vittime in meno (-1,5%) e 2.144 feriti lievi in meno (-5,0%), ma, d’altra parte, ci sono stati 136 feriti gravi in più (+5,9%).
L’ANSR sottolinea inoltre che, rispetto alla media dell’ultima decade (2010-2019), si è osservata una tendenza crescente nei feriti gravi (+9,1%), negli incidenti (+6,8%) e nei feriti lievi (+3,2%). Tuttavia, sottolinea il rapporto, si è verificata una diminuzione nelle vittime mortali (-13,7%) e nell’indice di gravità (-19,4%).
Secondo il documento, la collisione ha rappresentato il tipo di incidente più frequente nel 2023, corrispondente al 52,7% dei disastri, al 40,9% delle vittime mortali e al 45,9% dei feriti gravi, mentre gli incidenti stradali, che hanno rappresentato il 33,9% del totale degli incidenti, sono stati responsabili della maggior parte dei morti, il 47,3%.
L’anno scorso, il numero di vittime mortali fuori dai centri abitati (244) è stato leggermente superiore rispetto a quelli verificati all’interno dei centri abitati (223), ma rispetto al 2022, è stato all’interno dei centri abitati che è aumentato (+3,2%) il numero di morti.
Per quanto riguarda il tipo di strada, l’ANSR segnala che quasi il 63% degli incidenti è avvenuto nelle strade urbane, rappresentando il 29,6% delle vittime mortali e il 45,9% dei feriti gravi, mentre il 20% è avvenuto sulle strade nazionali.