Il pilota di punta della Cadillac, Sebastien Bourdais, ha scatenato una feroce tirata contro i commissari dopo una penalità controversa che ha rovinato il saluto di Jenson Button nella finale del Campionato del Mondo di Resistenza in Bahrain. Button, l’ex campione di Formula 1, ha ricevuto una schiacciante penalità di 30 secondi di stop-and-go dopo una collisione con la Ferrari 296 GT3 #54 di Thomas Flohr, lasciando il team Cadillac in rovina e spingendo Bourdais a sfogare le sue frustrazioni.
Quello che doveva essere un canto del cigno celebrativo, Button si è trovato coinvolto nel caos durante la quarta ora della gara. Competendo strenuamente per la 16ª posizione con la BMW M Hybrid V8 #20 di Sheldon van der Linde, Button ha tentato di sorpassare la Ferrari di Flohr. Ma mentre il terzetto si avvicinava alla Curva 3, è avvenuto il disastro. Button ha cercato di superare il pilota gentiluomo, ma i due si sono scontrati, facendo schiantare la Ferrari contro le barriere e innescando una safety car anticipata.
I commissari non hanno perso tempo a dare la colpa a Button, dichiarandolo “completamente responsabile” dell’incidente e lasciando Bourdais e il suo co-pilota Earl Bamber con due giri di svantaggio in una poco lusinghiera 16ª posizione. Questa decisione non solo ha sollevato sopracciglia, ma ha acceso un acceso dibattito sul trattamento delle auto prototipo nelle gare di resistenza.
Bourdais, un quattro volte campione della Champ Car, non ha risparmiato critiche, esprimendo la sua esasperazione per quello che percepisce come un pregiudizio sistemico contro i prototipi. “Sono onestamente stanco delle decisioni dei commissari che sembrano non capire le corse,” ha sbottato. “È estremamente frustrante. L’intero paddock sa che la GT è in errore. Hanno le telecamere; possono vedere tutto. Il pilota reagisce in modo eccessivo alla BMW e colpisce la parte posteriore della macchina di JB. Come può essere colpa del prototipo?”
Ha continuato a sfogarsi, mettendo in discussione la logica dietro la decisione: “Cosa doveva fare? Quando va all’esterno, non c’è spazio a destra. Quindi dove dovrebbe andare? Questo è solo un incidente di gara, e siamo solo fortunati a non essere stati messi fuori. È sempre il prototipo a essere penalizzato, e ne sono stanco.”
La frustrazione di Bourdais era palpabile mentre lamentava la severità della penalità: “Non è nemmeno una penalità drive-through o di 10 secondi. Abbiamo perso quel minuto. Potrebbero anche parcheggiarti a quel punto. Hai finito. È frustrante.” Ha aggiunto: “Ogni volta, siamo dalla parte sbagliata della recinzione. È stato un anno difficile, e speriamo in un esito migliore la prossima stagione.”
Per quanto riguarda la gara stessa, Bourdais ha criticato le scelte strategiche della sua squadra, che secondo lui li avevano già messi in svantaggio prima dell’incidente di Button. “Abbiamo fatto la scelta sbagliata sulla strategia,” ha ammesso. “Invece di andare lunghi con il nostro carburante, siamo andati corti. Abbiamo perso temperatura delle gomme e spazio, e poi non eravamo nel posto giusto per competere.”
Con le tensioni alle stelle e la gara che si sviluppava in modi inaspettati, il team Cadillac si è trovato intrappolato in una rete di cattive decisioni e sfortune. La Cadillac #38, partita dalla 13ª posizione sulla griglia, non ha mai ritrovato il suo spirito combattivo dopo la collisione con Button. Nel frattempo, la sorella Cadillac #12 è riuscita a terminare come la migliore Cadillac LMDh al sesto posto, un netto contrasto con le disavventure affrontate da Bourdais e Button.
In un’analisi post-gara, i commissari hanno ribadito la loro posizione, affermando di aver esaminato a fondo l’incidente e di aver constatato che la Cadillac di Button era responsabile dello scontro. Questa decisione ha suscitato indignazione e incredulità tra i fan e i concorrenti, evidenziando una crescente preoccupazione riguardo al trattamento dei veicoli prototipo nelle gare di endurance.
Mentre la polvere si posa su questa gara esplosiva in Bahrain, una cosa è certa: le parole di Bourdais rispecchiano i sentimenti di molti nel paddock, e il dibattito sulle penalità nelle gare di endurance è tutt’altro che concluso. I commissari ascolteranno le richieste di cambiamento? Solo il tempo lo dirà, ma per ora, le conseguenze di questo incidente sono destinate a riverberare nel mondo del motorsport.








