George Russell, un pilota britannico della Mercedes AMG F1, ha espresso preoccupazioni riguardo ai potenziali pericoli delle vetture di Formula 1 del 2026. Secondo Russell, la configurazione a bassa pressione aerodinamica delle vetture sulle rettilinei potrebbe renderle “instabili” ad alte velocità. Le regolamentazioni preliminari per la stagione di F1 del 2026, che sono state rivelate prima del Gran Premio del Canada, includono aerodinamica mobile per conservare energia nelle unità di potenza ibride. Queste regolamentazioni propongono l’uso di elementi mobili sulle ali anteriore e posteriore, simili al sistema DRS, per permettere alle vetture di raggiungere velocità massime più elevate. Tuttavia, Russell crede che questo potrebbe portare ad un aumento dei rischi in pista. Egli prevede che le vetture possano raggiungere velocità fino a 360 km/h sulla maggior parte dei circuiti, cosa che considera impressionante, ma anche preoccupante. Russell solleva il scenario di una gara su un circuito cittadino sotto la pioggia, dove pneumatici slick e alte velocità potrebbero creare una situazione pericolosa. In qualità di direttore dell’Associazione dei Piloti di Gran Premio (GPDA), Russell pone la sicurezza come priorità ed enfatizza l’importanza di affrontare i potenziali rischi prima che si verifichino. Egli riconosce che lo sport storicamente è stato reattivo anziché proattivo quando si tratta di miglioramenti alla sicurezza. Tuttavia, egli elogia la FIA per la sua consapevolezza del problema e i suoi sforzi nel considerare tutti i possibili scenari.
“Solo il tempo rivelerà la risposta, ma le vetture sono già incredibilmente veloci come sono attualmente. Fino a che punto vogliamo spingerci? Stiamo puntando a velocità fino a 400 chilometri all’ora? Gli spettatori lo desiderano o ne hanno bisogno davvero?”
Oltre alle preoccupazioni per la sicurezza, Russell ha anche discusso l’impatto che le regolamentazioni del 2026 avranno sull’esperienza di guida.
Tanto la F1 quanto la FIA sono impegnate nell’aumentare l’emozione delle gare nella serie, e una possibile conseguenza di ciò è una potenziale diminuzione della pressione aerodinamica generata dalle nuove vetture, con conseguenti velocità di curva più basse.
Russell si è trovato diviso tra due prospettive quando si trattava del compromesso tra vetture di F1 ad alta pressione aerodinamica e quelle capaci di gare più ravvicinate.
“Dal punto di vista di un pilota, si desiderano le vetture più veloci possibili, per sentirsi come se stessero guidando un caccia. È stato così nel 2020 e nel 2021, e ora queste vetture stanno diventando incredibilmente agili di nuovo”, ha espresso lui.
“Sarebbe un peccato perdere parte delle prestazioni della vettura. Tuttavia, d’altra parte, ridurre la pressione aerodinamica e minimizzare gli effetti dell’aria turbolenta migliorerebbe la qualità delle gare.
“Non si può avere tutto e bisogna scegliere le proprie battaglie. Qual è davvero l’obiettivo che desideriamo raggiungere?
“Per me, l’obiettivo è avere gare intense e competitive tra tutte le squadre e tutti i piloti.”