Quando si tratta di NASCAR, Dale Earnhardt Jr. non è estraneo ai riflettori. Conosciuto per le sue storie vivaci e il suo stile di conversazione diretto, il pilota esperto ha molte storie da raccontare. Una delle aneddoti più memorabili della sua illustre carriera coinvolge una sorprendente telefonata con l’ex Presidente degli Stati Uniti George W. Bush dopo la sua trionfante performance alla Daytona 500 del 2004.
La storia narra che dopo che Earnhardt Jr. ha conquistato la sua prima vittoria alla Daytona 500, guidando la Chevrolet numero 8 per il team del defunto padre, ha ricevuto una telefonata nientemeno che dal Presidente Bush. La vittoria è stata particolarmente toccante, poiché è avvenuta solo tre anni dopo che suo padre, Dale Earnhardt Sr., aveva tragicamente perso la vita nella stessa gara. Comprensibilmente, la vittoria è stata motivo di celebrazione, ma la chiamata del Presidente Bush ha aggiunto un ulteriore strato di significato alla giornata.
Durante la telefonata, Earnhardt Jr. è rimasto fedele al suo stile di comunicazione sincero, una caratteristica che sembrava sorprendere il 43° Presidente degli Stati Uniti. Quando Bush ha lodato la performance di Earnhardt e lo ha definito un “grande americano”, Earnhardt ha risposto con un rilassato “Grazie mille, amico. Lo apprezzo.” Ha persino detto al Presidente di “prendersela comoda”, un commento che, secondo Earnhardt, ha suscitato una risata da parte di Bush.
Questa interazione, sebbene breve, ha lasciato un impatto profondo su coloro che erano presenti. Il comportamento rilassato di Earnhardt Jr. durante la sua chiacchierata con il Presidente è stato inaspettato, eppure ha servito da promemoria che l’autenticità e l’umiltà possono superare anche le situazioni più intimidatorie.
Questa non è la prima volta che i Presidenti degli Stati Uniti mostrano interesse per le gare di NASCAR. Ad esempio, Donald Trump ha fatto la storia tornando alla Daytona 500 quest’anno, diventando il primo Presidente in carica a partecipare all’apertura della stagione più di una volta. Ha persino fatto un giro attorno al Daytona International Speedway nella sua limousine corazzata, ‘The Beast’, prima dell’inizio della gara.
George W. Bush era presente alla Daytona 500 del 2004, dove Earnhardt ha registrato la sua prima vittoria di apertura di stagione. Anche suo padre, George H.W. Bush, ha partecipato a una gara di stock car nel 1992. Ronald Reagan ha fatto visita a Daytona nel 1984, diventando così il primo presidente degli Stati Uniti a farlo.
La tradizione continua anche oggi. Lo scorso anno, il vicepresidente JD Vance ha fatto un’apparizione al Bank of America Roval 400, segnando la fine del Round of 12 dei playoff della Cup Series.
In conclusione, la conversazione sincera di Earnhardt Jr. con il presidente Bush funge da deliziosa nota a margine nella storia della NASCAR. Sottolinea l’unico incrocio tra sport e politica e, data la storia, non sarebbe sorprendente vedere più presidenti degli Stati Uniti partecipare a eventi NASCAR in futuro.