La Citroën ha richiamato in officina oltre 600.000 automobili C3 e DS3, in circa 20 paesi a causa di un problema con l’airbag su modelli prodotti tra il 2009 e il 2019, che non sono più in commercio.
Come ha rivelato il costruttore automobilistico francese all’ “Agence France Presse” (AFP), un totale di 605.772 veicoli sono coinvolti in questo richiamo alle officine, in circa 20 paesi del sud dell’Europa, del Medio Oriente e del Nord Africa.
Sono coinvolti 497.171 Citroën C3 e 108.601 Citroën DS3, a causa della “deteriorazione del gas” contenuto negli airbag, “che invecchia con il passare degli anni”, come indicato da un portavoce del marchio, che fa parte del gruppo Stellantis.
“Quando il gas si deteriora, può influenzare diverse parti che compongono l’airbag e, quando attivato in caso di incidente, possono esserci particelle o piccole parti che possono essere lanciate insieme all’airbag e causare ferite”, ha aggiunto.
Secondo l’avviso di “richiamo del prodotto” pubblicato il 3 maggio sul sito francese Rappel Conso, “il propellente (gas) negli airbag del conducente e del passeggero può deteriorarsi nel tempo. In caso di un incidente in cui gli airbag vengono attivati, potrebbero scoppiare con grande forza, ferendo gli occupanti del veicolo”.
Citroën ha già inviato lettere di richiamo ai proprietari dei modelli interessati, che devono registrarsi online per poi essere contattati per fissare la riparazione presso un concessionario autorizzato dal produttore.