In un sorprendente colpo di scena, il team Penske IndyCar è in tumulto poiché il presidente Tim Cindric e altri funzionari di alto rango si separano dall’organizzazione a seguito di un incidente scandaloso durante le qualifiche per l’Indianapolis 500.
Lo scandalo si è sviluppato quando due auto Penske, guidate da Josef Newgarden e Will Power, sono state escluse dalla shootout per le qualifiche tra i primi 12 a causa di una violazione tecnica che coinvolgeva l’attenuatore posteriore. Questa violazione ha portato entrambe le auto a essere retrocesse in fondo allo schieramento per la prossima gara, causando un grande sconvolgimento all’interno del team.
Il presidente del team Tim Cindric, una figura chiave in Penske dal 1999, si è trovato al centro della tempesta, affrontando ripercussioni per le azioni del team. Questa non è la prima volta che Cindric è coinvolto in una controversia, poiché era stato precedentemente sospeso per uno scandalo relativo al push-to-pass durante l’Indy 500 dell’anno scorso.
A unirsi a Cindric nella partenza ci sono il direttore generale di Penske IndyCar Ron Ruzewski e il direttore generale Kyle Moyer, tutti ritenuti responsabili per i recenti fallimenti organizzativi all’interno del team.
Il proprietario del team Roger Penske ha espresso il suo rammarico per la situazione, sottolineando l’importanza dell’integrità nello sport e la necessità di apportare i cambiamenti necessari. Penske ha riconosciuto gli errori passati del team e ha presentato scuse ai fan, ai partner e all’organizzazione per la delusione.
Mentre il team Penske affronta questa crisi, ulteriori annunci riguardanti cambiamenti di personale e sostituzioni per il weekend dell’Indianapolis 500 sono attesi nei prossimi giorni. Le ripercussioni di questo scandalo sono destinate a avere un impatto duraturo sul team e sulla prossima gara.