🚨 Breaking: L’indagine di Pirelli conferma che le squadre hanno scommesso troppo al GP del Qatar! 🚨
Dopo mesi di speculazioni, Pirelli ha finalmente rivelato i risultati dietro i drammatici guasti degli pneumatici che hanno rovinato le gare di Lewis Hamilton e Carlos Sainz al Gran Premio del Qatar 2024.
Inizialmente, molti credevano che i detriti dello specchietto staccato di Alex Albon, che Valtteri Bottas ha travolto sul rettilineo di partenza-arrivo, fossero la causa. Tuttavia, l’analisi finale di Pirelli racconta una storia molto diversa—e mette in luce un rischio importante che le squadre dovranno gestire meglio nel 2025.
🔍 La vera ragione dei guasti al GP del Qatar
📌 Risultato chiave: I guasti non sono stati causati da detriti. Invece, sono stati dovuti a un’usura eccessiva.
L’indagine di Pirelli ha confermato che sia gli pneumatici anteriori sinistri di Hamilton che di Sainz hanno raggiunto il loro limite di usura assoluto dopo essere stati spinti troppo oltre la loro vita utile prevista.
💬 Andrew Shovlin (Mercedes) aveva già sospettato questo prima del rapporto finale di Pirelli:
“Sorprendentemente, possiamo vedere Lewis iniziare a perdere pressione prima che lo specchietto venga colpito da Valtteri. Pertanto, diremmo che è improbabile che sia stata una foratura da detriti.”
📊 I dati hanno mostrato:
- La superficie liscia e ad alta aderenza del Qatar non causa eccessiva degradazione termica, ma accelera l’usura a causa della natura ad alta velocità del tracciato.
- Il pneumatico anteriore sinistro subisce stress estremo, rendendolo il primo a raggiungere il limite critico di usura del 100%—dove il guasto diventa inevitabile.
- Anche nella gara sprint, alcune squadre hanno visto i pneumatici raggiungere il 100% di usura dopo solo 19 giri—indicando che la gestione del rischio sarebbe stata cruciale nella gara completa.
❌ Il Problema: Le squadre hanno rischiato allungando troppo i stint dei pneumatici, sperando in una Safety Car o VSC.
🚦 Come È Successo? Un Rischio Che È Tornato Contro
Con 57 giri nel GP del Qatar, Hamilton e Sainz hanno allungato i loro primi stint a 35 giri—portando i loro pneumatici pericolosamente vicino al limite.
🛑 Perché? Le squadre si aspettavano una Safety Car o una Virtual Safety Car (VSC) a causa del specchio di Albon bloccato in pista e volevano ridurre al minimo le soste ai box.
❌ Ma il rischio è tornato contro, poiché la Safety Car non è mai arrivata, e i loro pneumatici hanno raggiunto il punto di rottura.
🛠️ Cosa c’è dopo? Potrebbero FIA e Pirelli prendere provvedimenti per il 2025?
Con Pirelli che chiarisce i detriti come causa, l’attenzione si sposta ora su come prevenire una ripetizione di questi fallimenti in futuro.
🔄 Soluzioni potenziali in discussione:
✅ Composti di gomma più morbidi – Spostare la selezione degli pneumatici di un passo verso il morbido per il GP del Qatar potrebbe costringere le squadre a fermarsi prima introducendo la degradazione termica prima che gli pneumatici si consumino completamente.
✅ Avvisi più severi della FIA sui tempi di stint – Una ripetizione della regola sul massimo tempo di stint del 2023 è improbabile, ma le squadre potrebbero essere incoraggiate a fermarsi prima.
🔮 Le squadre prenderanno il suggerimento, o vedremo un altro azzardo di fallimento degli pneumatici nel 2025?
💬 Pensieri finali: Chi è stato in errore?
📌 I risultati di Pirelli li scagionano, dimostrando che gli pneumatici hanno funzionato come previsto—le squadre li hanno semplicemente spinti troppo oltre.
📌 La FIA dovrebbe imporre regole più severe per prevenire tali rischi, o le squadre dovrebbero essere responsabili della gestione delle proprie strategie?
📢 Qual è la tua opinione? È stato un rischio calcolato andato male, o un fallimento delle normative F1 nel proteggere i piloti da guasti estremi legati all’usura?