Pirelli ha appena introdotto il primo pneumatico prodotto con oltre il 70% di materiali riciclati, inclusa la gomma naturale certificata FSC (Forest Stewardship Council).
Questa certificazione attesta una gestione responsabile lungo l’intera catena di approvvigionamento della gomma naturale, dalla piantagione alla fabbrica. Entro il 2026, tutta la gomma naturale utilizzata nelle unità di produzione europee di Pirelli avrà la certificazione FSC.
Il nuovo pneumatico, sviluppato in una versione specifica per Jaguar Land Rover (JLR), è l’ultima aggiunta alla gamma Pirelli P Zero e sarà inizialmente disponibile per ruote da 22’’ del Range Rover, come parte della strategia di JLR di incorporare pneumatici più sostenibili nei suoi modelli di lusso.
Pirelli ha rivelato che lo sviluppo del nuovo P Zero ha rappresentato una sfida significativa per il dipartimento Ricerca e Sviluppo del marchio, poiché era necessario combinare l’Ultra High Performance (UHP) di ogni P Zero con un alto contenuto di materiali naturali e riciclati, inclusi: acciaio riciclato, ottenuto in parte dalla fusione di rottami invece di materie prime vergini, mantenendo le proprietà meccaniche dell’acciaio originale; silice da gusci di riso, derivata dai rifiuti della lavorazione del riso e utilizzata nei composti del battistrada per garantire alte prestazioni su superfici bagnate; nero di carbonio circolare, prodotto da olio di pirolisi ottenuto da pneumatici usati; polimeri biocircolari, realizzati con monomeri derivati da olio da cucina usato o pirolisi, che sostituiscono i polimeri derivati da fonti fossili, così come resine biobased, plastificanti di origine vegetale che aiutano a ottimizzare l’equilibrio tra prestazioni su asciutto e bagnato.
Vale la pena notare che Pirelli ha lanciato nel 2021 il primo pneumatico al mondo realizzato con gomma naturale certificata FSC. Ora la collaborazione con JLR mira ad aumentare la proporzione di materiali naturali e riciclati negli pneumatici, segnando una nuova pietra miliare nel percorso verso la sostenibilità.
Inoltre, questo nuovo prodotto servirà anche come terreno di prova per l’innovazione dei materiali, poiché si prevede che la percentuale di componenti a basso impatto aumenti nel tempo.