La stella nascente della Formula 1, Lando Norris, ha espresso candidamente i suoi pensieri sull’approccio della McLaren alle recenti limitazioni sulla flessibilità dell’ala posteriore, affermando che non stavano “spingendo abbastanza i limiti.” Questo arriva a seguito degli sforzi rinnovati della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) per inasprire le normative sulla flessibilità dell’ala posteriore in vista del Gran Premio di Cina di Formula 1.
All’inizio di quest’anno, la FIA ha implementato un nuovo limite sulla flessibilità dell’ala posteriore per il Gran Premio inaugurale d’Australia. Ha anche annunciato restrizioni più severe sulla flessibilità dell’ala anteriore che entreranno in vigore al nono round in Spagna. Dopo osservazioni al Gran Premio di Melbourne, la FIA ha deciso di stringere ulteriormente i parametri dell’ala posteriore.
La direttiva tecnica aggiornata stabilisce un massimo di flessibilità dell’ala posteriore di 0,5 mm sotto un test di carico verticale di 75 kg sul piano principale. Inoltre, una tolleranza speciale di 0,25 mm è applicabile esclusivamente per la Cina. La direttiva mira a contrastare il presunto effetto ‘mini-DRS’, un concetto che ha suscitato polemiche per la McLaren lo scorso anno a Baku.
Quando gli è stato chiesto riguardo al potenziale stress che il suo team potrebbe affrontare mentre si adatta alla nuova direttiva a Shanghai, Norris ha risposto succintamente: “Nope.” Ha sostenuto che il loro design era conforme e non richiedeva modifiche, affermando: “Il nostro va bene. In effetti, il nostro era probabilmente troppo buono. Probabilmente non stiamo spingendo abbastanza i limiti, onestamente. Se questa direttiva tecnica fosse stata applicata lo scorso fine settimana, saremmo stati comunque a posto.”
Il giovane pilota della McLaren ha opinato che la direttiva sembrava essere mirata ad altri team piuttosto che al proprio. Ha poi suggerito che questo potrebbe significare che la McLaren dovesse spingere un po’ di più.
La FIA ha monitorato da vicino diverse squadre durante il weekend del GP d’Australia, inclusa la McLaren, mentre conduceva anche controlli post-gara sui veicoli di Red Bull, Mercedes e Williams. A seguito di queste ispezioni, la FIA ha deciso di ridurre le tolleranze di flessione dell’ala posteriore di un significativo 75%, indicando che credono che alcune squadre stessero approfittando delle normative esistenti.
Il Direttore Tecnico di Red Bull, Pierre Wache, ha espresso la sua convinzione che la McLaren, tra le altre, stesse sfruttando le regole riguardanti la flessibilità delle ali. “Sta ancora succedendo,” ha dichiarato durante i test pre-stagionali, aggiungendo, “Penso che Ferrari e McLaren stiano ancora facendo le cose del mini-DRS.”
Red Bull, con sede a Milton Keynes, sostiene anche che qualsiasi inasprimento sulla flessibilità delle ali darà loro un vantaggio. Tuttavia, se riusciranno a recuperare terreno sulla McLaren nelle prossime gare rimane incerto, specialmente considerando l’affermazione ferma di Norris che la sua squadra è comodamente entro i limiti di flessione dell’ala posteriore.
La FIA ha confermato che nessuna squadra ha violato la precedente tolleranza di 2mm durante il Gran Premio d’Australia. Questo è in linea con i commenti di Andrea Stella della McLaren a Sky Sports, dove ha affermato, “Non dobbiamo fare molti aggiustamenti per l’inizio della stagione.” Stella ha accennato al fatto che lievi aggiustamenti sarebbero richiesti solo a partire dalla nona gara, sottolineando che la McLaren sta continuamente esplorando l’area della flessibilità dell’ala anteriore.
Mentre la narrazione si sviluppa, la domanda rimane: Potrà la Red Bull mantenere il passo fino a quando la McLaren non sarà contenuta? Data la ferma fiducia di Lando Norris nella conformità e nel potenziale della McLaren, la risposta è tutt’altro che certa.