Nissan sta utilizzando le risorse più avanzate dell’Intelligenza Artificiale (IA) per accelerare lo sviluppo di nuovi modelli, attraverso una partnership strategica con il fornitore Monolith. Riducendo il numero di test di prototipi fisici su strada, il marchio giapponese mira anche a diminuire il tempo necessario per lanciare le sue nuove creazioni.
Questa collaborazione è allineata con Re:Nissan. Tra le priorità delineate nel piano c’è l’ambizione di mettere nuovi prodotti nelle mani dei clienti più rapidamente, il che implica una significativa riduzione dei tempi di progettazione e sviluppo, una missione che il produttore intende realizzare con il supporto di partner che guidano l’innovazione e l’efficienza operativa.
Inizialmente utilizzata per convalidare i test per la nuova generazione della Leaf, un compatto elettrico che è in fase di lancio, la tecnologia IA di Monolith sarà utilizzata per l’intera futura gamma del marchio giapponese per il mercato europeo, con ingegneri del Cranfield Technical Center nel Regno Unito che utilizzano l’intelligenza artificiale per prevedere i risultati dei test fisici con maggiore precisione. Questo ridurrà la dipendenza dal lavoro con i prototipi e snellirà l’intero processo di sviluppo, con i team che lavorano su questi programmi che si concentrano maggiormente sulla risoluzione pratica dei problemi e sul processo decisionale.
La partnership che Nissan ha con Monolith è stata estesa per due anni, dopo aver contribuito a una riduzione del 17% nel numero di test fisici, rispetto ai piani di sviluppo equivalenti realizzati senza il supporto dell’IA. Secondo Emma Deutsch del Centro Tecnico Europeo, “integrando questo ‘software’, che tiene conto di decenni di dati di test, siamo in grado di simulare e validare le prestazioni di nuovi modelli con notevole precisione. I modelli di apprendimento automatico, addestrati con una combinazione di registri storici e simulazioni digitali, ci permettono di ridurre la dipendenza dai prototipi fisici, diminuendo significativamente i tempi di sviluppo e le risorse consumate da questi programmi”.








