Il produttore automobilistico giapponese Nissan ha già annunciato che licenzierà 20.000 lavoratori in tutto il mondo, secondo il piano di ristrutturazione dell’azienda, nel tentativo di tornare alla redditività.
Questo martedì, la stampa britannica riporta che Nissan taglierà 250 posti di lavoro presso il suo stabilimento di Sunderland nel Regno Unito, il che rappresenta circa il quattro percento della sua forza lavoro di 6.000 lavoratori. I licenziamenti avverranno attraverso un piano di dimissioni volontarie.
Secondo Nissan, le aree più colpite saranno il dipartimento amministrativo e i supervisori di fabbrica, mentre i lavoratori della linea di produzione non saranno interessati da questo taglio.
La stampa inglese descrive questa riduzione di lavoratori presso la fabbrica Nissan nel Regno Unito come un colpo per la più grande unità di produzione automobilistica della Gran Bretagna, e un pilastro dell’industria automobilistica del paese sin dalla sua inaugurazione nel 1986, famosa per la produzione della Nissan Bluebird, e che attualmente produce la nuova generazione del Leaf.
Vale la pena notare che Nissan ha registrato una perdita netta di ¥670,9 miliardi (circa €4,12 miliardi) nel suo anno fiscale 2024, che si è concluso il 31 marzo, a causa della forte svalutazione dei suoi attivi, dell’aumento dei costi operativi e di un calo delle vendite globali, specialmente in Cina, dove l’azienda giapponese affronta una crescente concorrenza.
Oltre ai licenziamenti globali, il terzo più grande produttore di veicoli giapponese prevede anche di ridurre il numero di fabbriche dagli attuali 17 a 10, diminuendo così il volume di produzione globale del 30%, escludendo la Cina.