Dopo aver annunciato la fine delle trattative per una fusione con Honda, Nissan sta ora cercando di seguire una nuova strategia per riprendersi da perdite nette trimestrali consecutive, in un piano che promette di ridurre circa 2,5 miliardi di euro di costi a livello globale.
A questo proposito, “Reuters” ha riportato che il terzo produttore di automobili del Giappone per volume ha avviato un processo di riduzione volontaria del personale e sta riducendo i turni in tre fabbriche negli Stati Uniti.
L’urgenza di trovare un’alternativa alla fusione fallita con Honda è diventata ancora più pressante giovedì scorso, dopo che Nissan ha rivisto al ribasso, per la seconda volta, il previsto utile operativo per il 2024, che è sceso da 970 milioni di dollari (circa 932 milioni di euro) a 780 milioni di dollari (circa 750 milioni di euro), a causa di un raffreddamento delle vendite.
Secondo il rapporto finanziario trimestrale pubblicato giovedì da Nissan, tra aprile e dicembre, l’utile operativo è sceso dell’86,6% a 399 milioni di euro, e i ricavi delle vendite sono diminuiti dello 0,3% a 57 miliardi di euro. Nissan ha attribuito questi risultati a “vendite diminuite, incentivi alle vendite aumentati e inflazione”.
Il produttore di automobili ha venduto 2.397.000 veicoli nei nove mesi fino a dicembre, con una diminuzione dell’1,8% su base annua, registrando cali in tutti i mercati tranne che in Nord America.
Il calo delle vendite è stato particolarmente significativo in Cina, con un -9,1%, “dove il mercato continua a essere una sfida”, ha dichiarato il CFO dell’azienda giapponese, Jeremie Papin, durante una conferenza stampa. In Europa e Giappone, il calo è stato del 2,6%, mentre è stato dello 0,3% in altri mercati in cui il produttore opera.
Pertanto, il piano prevede la riduzione dei costi fissi e, a tal proposito, circa 2.500 posti di lavoro indiretti scompariranno, con 1.000 posti creati nei centri di servizi condivisi, e le linee di produzione a Smyrna e Canton negli Stati Uniti, così come in Thailandia, ridurranno il numero di dipendenti di 6.500 nei prossimi due anni.
Inoltre, Nissan prevede di ridurre i costi accorciando i tempi di sviluppo per i nuovi modelli, semplificando la gamma di prodotti, tra le altre misure volte a garantire la sopravvivenza del marchio.
Vale la pena notare che a novembre 2024, Nissan ha annunciato un piano per tagliare 9.000 posti di lavoro a livello globale e ridurre la capacità massima delle sue 25 fabbriche nel mondo, a causa del calo delle vendite in Cina e Nord America.
In seguito all’annuncio di giovedì scorso della fine dei colloqui tra Honda e Nissan riguardo a una fusione, il marchio di Yokohama, che rimane parte dell’Alleanza con Renault e Mitsubishi, dovrà cercare una nuova partnership, che potrebbe coinvolgere Foxconn, un’azienda tecnologica che ha già dimostrato interesse a collaborare con Nissan.