McLaren nei guai: la FIA riconsidererà le regole di gara dopo la shockante squalifica a Las Vegas!
In un sorprendente colpo di scena durante il weekend di Formula 1 ad alta adrenalina a Las Vegas, la McLaren si è trovata al centro di una tempesta dopo che entrambe le sue auto sono state squalificate dalla gara—una penalità così severa da inviare onde d’urto attraverso la comunità del motorsport. Il team principal Andrea Stella ha rivelato che la FIA sta ora contemplando una significativa revisione delle sue normative a seguito di questa senza precedenti doppia squalifica.
Il dramma si è svolto quando i piloti Lando Norris e Oscar Piastri sono stati privati dei loro risultati a causa dei loro blocchi di scorrimento ritenuti eccessivamente usurati—una violazione che ha acceso un acceso dibattito sulla severità delle penalità in F1. In uno sport dove ogni millimetro conta, i blocchi di scorrimento devono mantenere uno spessore minimo di 9 mm alla fine di ogni gara. La scoperta che i blocchi di Norris e Piastri erano al di sotto di soli 0,12 mm e 0,26 mm rispettivamente ha sollevato sopracciglia e suscitato indignazione, portando alla loro immediata espulsione dai risultati della gara.
Stella ha espresso il suo discontento riguardo alla situazione, notando che il team non aveva motivi per fare appello a causa della rigidità delle normative tecniche in Formula 1. “Abbiamo verificato insieme al delegato tecnico che la misurazione dello spessore del blocco di scorrimento era corretta,” ha dichiarato, evidenziando la precisione con cui la FIA conduce le sue ispezioni. La realtà, tuttavia, è cruda: le normative sono spietate e le conseguenze sono severe.
Ma qui diventa intrigante—Stella ha rivelato che la FIA sta considerando di introdurre un quadro di penalità più flessibile che consentirebbe conseguenze variabili in base alla gravità dell’infrazione e ai vantaggi prestazionali ottenuti. “A differenza delle norme sportive o finanziarie, non c’è proporzionalità nell’applicazione delle penalità per le violazioni delle normative tecniche,” ha sottolineato. La stessa FIA ha riconosciuto che l’attuale sistema potrebbe dover evolvere per evitare che violazioni tecniche minori portino a penalità catastrofiche.
Inoltre, è fondamentale notare che la FIA ha sottolineato che l’infrazione non era intenzionale e non c’era stata alcuna volontà da parte di McLaren di violare le regole. Circostanze attenuanti sono state presentate durante le discussioni con i commissari dell’evento, ma l’esito è rimasto invariato—un chiaro promemoria della natura spietata delle corse competitive.
Con il polverone che si posa dopo questa scioccante squalifica, il mondo del motorsport trattiene il respiro per vedere se la FIA riconsidererà il suo approccio alle penalità nelle normative tecniche. Questo incidente innescherà una trasformazione tanto necessaria nella struttura delle penalità della F1, o le squadre continueranno a subire il peso delle regole, indipendentemente da quanto sia minore l’infrazione? Una cosa è certa: le poste in gioco non sono mai state così alte nel mondo della Formula 1.









