Na Mazda, lancio in Portogallo della versione plug-in ibrida MX-30 R-EV, già disponibile in vendita in Portogallo a partire da €40.297, da aggiungere all’elettrica introdotta nel 2021. Quindi, addio all’ansia legata all’autonomia limitata: 680 km invece di soli 200 km!
L’inizio della storia della Mazda risale al 1920, ma l’azienda di Hiroshima ha prodotto la sua prima automobile, la R360, solo nel 1960. Poco dopo, sicuramente per riuscire a differenziarsi in un’industria sempre più competitiva e ispirandosi a un modello di origine europea, la marca ha sviluppato la formula sviluppata dal tedesco Felix Wankel negli anni ’50: nel 1967, con il Cosmo Sport, ha introdotto il motore rotativo (nel curriculum, la vittoria nella edizione del 1992 delle 24 Ore di Le Mans, con il 787B).
La Mazda ci ha abituato alla produzione di automobili diverse, spesso ricorrendo a tecnologie innovative. Lo dimostra ancora una volta con questo investimento in una meccanica dalla reputazione non consensuale, a causa della sovrapposizione dello svantaggio di un consumo di benzina poco moderato ai vantaggi di capacità ridotta, dimensioni compatte, peso ridotto e potenza elevata. Nel 2012, con la fine della produzione della RX-8, la tecnologia è rimasta in sospeso, in attesa dell’opportunità che si è presentata solo ora, nella versione R-EV del MX-30.
In questo SUV lungo 4,395 m, il motore rotativo da 830 cc, 55 kW (75 CV) e 116 Nm funziona come generatore di energia che alimenta la batteria agli ioni di litio da 17,8 kWh, senza mai intervenire nel movimento delle ruote. Qui, questa missione è affidata al motore elettrico da 125 kW (170 CV) e 260 Nm. Nel sistema ibrido in serie, motore elettrico, motore rotativo e generatore sono disposti in linea e trasversalmente sotto il cofano. C’è solo un rapporto di trasmissione. Il MX-30 R-EV, rispetto alla versione completamente elettrica del modello (107 kW/143 CV e 271 Nm), è anche più veloce. Lo conferma, ad esempio, l’accelerazione 0-100 km/h completata in 9,1 secondi, invece di 9,7 secondi, nonostante sia un modello più pesante di 58 kg, a causa di più componenti ed equipaggiamenti, inclusa la capacità del serbatoio di 50 litri, che permette di promettere fino a 680 km di autonomia.
Il MX-30 R-EV è classificato come ibrido plug-in. La tecnologia è beneficiata fiscalmente in Portogallo, in quanto i PHEV pagano solo il 75% dell’Imposta Sulle Vetture, sono meno penalizzati dal Bollo Auto (meno CO2) e godono sia di incentivi all’acquisto che di una riduzione dell’imposta autonoma, rendendoli molto più interessanti per le aziende. Il lancio coincide quasi nel tempo con la campagna di Mazda per la versione completamente elettrica del MX-30 (€26 900), che ha una batteria con capacità di 35,5 kWh e percorre solo fino a 200 km tra le ricariche, il che è poco.
In sostanza, incluso nel capitolo dinamico, R-EV e EV sono uguali nei pregi e nei difetti – i secondi si distinguono più dei primi. Il telaio ha una direzione molto veloce e precisa e una sospensione con ammortizzamento rigido, che ottimizza il controllo dei movimenti nei trasferimenti di massa in curva, senza penalizzare il comfort o la morbidezza di rotolamento.
Il PHEV mantiene una risposta istantanea all’acceleratore e percorre fino a 85 km con il motore rotativo spento! Ogni volta che la riserva di carica nell’accumulatore di energia è inferiore al 45%, entra in scena il generatore per produrre elettricità. Il Wankel si sente solo in modalità Charge o quando si richiede una maggiore capacità al sistema. Ci sono altri due programmi di guida (EV e Normale) e levette sul volante per regolare il livello di recupero dell’energia durante le decelerazioni e le frenate.
La potenza massima di ricarica del R-EV è di 36 kW (corrente continua), il che consente di ripristinare la carica dallo 0% all’80% in 25 minuti. In alternativa, con 7,2 kW, la batteria si ricarica al 100% in un’ora e mezza. In cima alla gamma del MX-30 PHEV, c’è la versione speciale Edition R, con dettagli distintivi ed equipaggiamenti esclusivi, al prezzo di €46 427.