La lunga battaglia legale riguardante la perdita del Campionato del Mondo di Formula 1 del 2008 da parte di Felipe Massa è finalmente destinata a svolgersi più tardi quest’anno, con le udienze programmate tra il 28 e il 31 ottobre. L’ex pilota di Formula 1 brasiliano, che ha appeso i guanti da corsa nel 2017, sta cercando giustizia per un titolo che crede sia stato ingiustamente sottratto.
Le udienze si terranno a Londra e coinvolgeranno attori chiave della Formula One Management (FOM) e della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), oltre all’ex capo della FOM Bernie Ecclestone, che festeggerà il suo 95° compleanno durante le udienze. Il nocciolo del caso di Massa ruota attorno al controverso finale di stagione del 2008 in Brasile, dove fu superato per il titolo di campione da Lewis Hamilton in una conclusione da brividi.
In quel giorno fatale, Massa, correndo in casa, attraversò il traguardo vittorioso, apparentemente avendo accumulato abbastanza punti per assicurarsi il suo primo campionato. Tuttavia, Hamilton, allora in corsa per la McLaren, manovrò un sorpasso all’ultima curva su un Timo Glock che stava decelerando, una mossa che gli garantì un quinto posto e abbastanza punti per conquistare il suo primo campionato.
La controversia, tuttavia, non si trova in Brasile ma nel risultato del Gran Premio di Singapore all’inizio di quell’anno. La gara fu vinta da Fernando Alonso della Renault, dopo un uso strategico di un periodo di Safety Car avviato da un incidente che coinvolse il suo compagno di squadra, Nelson Piquet Jr. L’incidente, successivamente rivelatosi un atto deliberato orchestrato dalla Renault in uno scandalo noto come Crashgate, portò il team manager Flavio Briatore a ricevere un divieto, successivamente annullato.
L’incidente di Crashgate ha suscitato una nuova ondata di controversie dopo un’intervista nel 2023 con Ecclestone da parte di F1-Insider. Ecclestone ha affermato che lui e l’allora Presidente della FIA, Max Mosley, possedevano “sufficienti informazioni” per avviare un’indagine sull’incidente. Ha ulteriormente suggerito che, in base alle regole esistenti, la gara di Singapore avrebbe dovuto essere annullata, implicando che Massa, e non Hamilton, avrebbe dovuto essere incoronato campione.
Durante il Gran Premio di Singapore, Massa era in testa al momento del crash deliberato di Piquet. Tuttavia, un pitstop mal gestito durante il periodo della Safety Car lo ha relegato a un 13° posto, mentre Hamilton ha ottenuto un terzo posto. Questo cambio di sei punti si è rivelato un fattore decisivo nella classifica finale del campionato.
I commenti di Ecclestone, nonostante la sua successiva ritrattazione, hanno fornito l’impulso per la sfida legale di Massa. L’ex pilota di F1 sostiene che la manipolazione illecita dell’esito della gara di Singapore ha compromesso la sua legittima possibilità di vincere il Campionato del Mondo. Mentre aspettiamo che i motori legali si accendano più tardi quest’anno, il caso promette di fare luce su una delle stagioni più controverse nella storia della Formula 1.