Titolo: Eruzione di polemiche mentre Martin Brundle chiede una severa penalità per Max Verstappen dopo il caos del Gran Premio del Messico
In un sorprendente colpo di scena al Gran Premio di Città del Messico, le audaci manovre di Max Verstappen alla curva di apertura hanno acceso un acceso dibattito, con l’ex pilota di F1 Martin Brundle in prima linea nella richiesta di una dura penalità. Fan e commentatori si interrogano sull’integrità della gara dopo che Verstappen è riuscito ad evitare punizioni per una violazione apparente che potrebbe aver alterato l’esito della corsa.
Quando le luci si sono spente, il caos si è sviluppato alla Curva 1, dove Verstappen, insieme a diversi concorrenti, non è riuscito a percorrere correttamente la curva. Mentre altri piloti sono stati messi sotto esame, i commissari hanno sorprendentemente scelto di ignorare il palese disprezzo di Verstappen per i limiti della pista, permettendogli di sistemarsi in una comoda quarta posizione. Ma Brundle, noto per la sua analisi schietta, non lascia correre questa situazione. Insiste che le azioni di Verstappen giustificavano una penalità di drive-through, una delle sanzioni più severe in Formula 1.
“Max avrebbe dovuto ricevere una penalità,” ha affermato Brundle durante il suo commento su Sky F1. “Quando posizioni la tua auto completamente a sinistra tra quattro auto, è inevitabile che finisci sul cordolo. È stata una mossa calcolata. Ha accelerato sull’erba come un professionista, ma non c’è stato alcuno sforzo per affrontare le Curve Uno, Due o Tre. Questo avrebbe dovuto essere motivo di penalità. Ha preso il rischio sapendo che poteva semplicemente schiacciare l’acceleratore e proseguire.”
Il commento di Brundle solleva un punto intrigante: se le cose fossero state diverse e Verstappen si fosse trovato dalla parte sbagliata di una tale infrazione, senza dubbio sarebbe stato molto vocale sulla radio della squadra riguardo all’ingiustizia della situazione. “Se il boot ignifugo fosse stato sull’altro piede, Max avrebbe urlato per questo,” ha sottolineato Brundle.
Ma non era solo Verstappen sotto la lente d’ingrandimento. Brundle ha anche messo in evidenza il simile errore di Charles Leclerc, suggerendo che anche lui meritasse una punizione per il suo fallimento nel navigare correttamente la sequenza iniziale. “Almeno Charles ha fatto un tentativo alla Curva 1,” ha osservato, “ma ignorare la Curva 2 meritava anch’esso una penalità di 10 secondi, a mio avviso.”
Le implicazioni di questo dibattito vanno oltre le semplici penalità; toccano l’essenza stessa dell’integrità del racing. Una penalità di drive-through, che richiede una deviazione verso la corsia dei box a una velocità designata, funge da serio deterrente contro comportamenti spericolati. Brundle crede che sarebbe stata una punizione appropriata per Verstappen, non solo per mantenere le regole, ma per prevenire una deriva nel caos. “Potrei anche aver dato a qualcuno che ha fatto ciò che ha fatto Max un drive-through come deterrente adeguato per fermare la stupidità,” ha dichiarato.
Con il polverone che si assesta su questa corsa controversa, i riflettori rimangono fissi sulle tattiche controverse di Verstappen e sulla sorprendente indulgenza dei commissari. I fan si chiedono: cosa ci vorrà per garantire il fair play in pista? Con la straordinaria vittoria di Lando Norris e la incessante ricerca di Verstappen del titolo di campione ancora fresca nella mente di tutti, il Gran Premio di Città del Messico ha posto le basi per una stagione emozionante e controversa a venire.








