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Jorge Martin partirà in pole position per la gara Sprint e la gara della domenica al Gran Premio d’Italia, seguito da vicino dalla Ducati di fabbrica di Francesco Bagnaia e dall’Aprilia di Maverick Vinales. Il pilota della Pramac Ducati ha stabilito un nuovo record per il giro più veloce di 1.44.504s al suo primo tentativo, che non poteva essere battuto. Martin e Bagnaia sono stati separati solo da 0.043s, mentre Vinales ha impressionato con l’Aprilia. Marc Marquez è stato un quarto di secondo più veloce del tempo di giro di Martin al suo secondo tentativo, ma un incidente oltre i limiti lo ha costretto a accontentarsi del quarto posto. Enea Bastianini e Franco Morbidelli, entrambi in sella alla Ducati, si uniranno all’otto volte campione in seconda fila, con Morbidelli che dovrà qualificarsi attraverso il primo turno. Pedro Acosta, il pilota leader della KTM, si è qualificato poco più di mezzo secondo dietro alle Ducati e a Vinales. Alex Marquez ha ottenuto l’ottavo posto con la sua moto Gresini dell’anno scorso, seguito da Aleix Espargaro dell’Aprilia e il pilota leader della Yamaha Alex Rins che completa la top 10. Il duo della Trackhouse, Miguel Oliveira e Raul Fernandez, partiranno rispettivamente in 11° e 12° posizione, con Fernandez che si qualifica attraverso il primo turno. Brad Binder della KTM non è riuscito a passare al secondo turno e partirà in 13° posizione, mentre Fabio Di Giannantonio della VR46 è stato solo 0.013s più lento. Fabio Quartararo ha piazzato la sua moto Yamaha al 15° posto, mostrando segnali promettenti che la Yamaha può competere con i principali produttori. Marco Bezzecchi è stato l’ultimo pilota della Ducati in 16° posizione, seguito da Joan Mir, che ha ottenuto la sua migliore posizione di qualifica in questa stagione al 17° posto con la sua Repsol Honda. Johann Zarco ha migliorato la sua posizione al 18° posto con la sua Honda della LCR, seguito da un trio di piloti della KTM guidati da Jack Miller. Augusto Fernandez e Pol Espargaro hanno seguito da vicino Miller sulle loro moto KTM, mentre Lorenzo Savadori ha garantito la terza posizione sull’ultima fila. Takaaki Nakagami, nonostante sia il pilota principale della Honda nei test, ha avuto una prestazione deludente, e Luca Marini ha faticato a trovarsi con la sua Honda sponsorizzata Repsol, terminando mezzo secondo dietro Nakagami all’ultima posizione.