“Non c’è nessuno migliore da cui imparare.”
Questo è il modo in cui Liam Lawson sta affrontando la più grande opportunità della sua carriera—la sua prima stagione completa di Formula 1 con Red Bull Racing, al fianco di nientemeno che il quattro volte campione del mondo Max Verstappen.
Il Kiwi di 23 anni sta occupando un sedile che ha mangiato e sputato nomi come Pierre Gasly, Alex Albon e, più recentemente, Sergio Perez. Ora, è il suo turno di affrontare la forza più dominante nella storia moderna della F1.
E sa esattamente cosa lo aspetta.
Lawson: “Sarà una sfida”
Lawson non è naïve. Correre al fianco di Verstappen in Red Bull non significa solo tenere il passo—significa sopravvivere. L’olandese conosce la squadra a menadito, ha vinto quattro campionati consecutivi, e ha uno stile di guida adattato al DNA della RB21.
“C’è più opportunità che mai di avere qualcuno come lui come compagno di squadra, qualcuno che è in questa squadra da 10 anni e ovviamente ha appena vinto gli ultimi quattro campionati del mondo,” ha ammesso Lawson.
Ma il Kiwi sta scegliendo di vederlo come un vantaggio piuttosto che come un ostacolo.
“Non c’è nessuno migliore con cui allineare tutto ciò che sto facendo perché tutti i nostri dati saranno condivisi.”
Traduzione? Invece di cercare di reinventare la ruota, Lawson prevede di assorbire tutto ciò che fa Verstappen—la sua abilità in gara, le sue impostazioni, la gestione delle gomme, la sua aggressività—e usare quella conoscenza per ridurre il divario il più rapidamente possibile.
Ma sapere ciò non renderà il compito più facile.
“Ovviamente, allo stesso tempo, avere qualcuno così veloce e competitivo comporterà delle sfide. Quindi per me si tratta solo di sfruttare al massimo questa situazione.”
Può Lawson avere successo dove altri hanno fallito?
Il secondo sedile della Red Bull è diventato uno dei lavori più spietati nel motorsport. Gasly, Albon e Perez hanno tutti faticato a stare al passo con il ritmo implacabile di Verstappen—e coloro che non riuscivano a tenere il passo venivano rapidamente mandati a casa.
Per Lawson, il margine di errore è sottilissimo. La Red Bull non ha mai avuto paura di apportare cambiamenti ai piloti a metà stagione se i risultati non soddisfano le aspettative. Il 23enne ha talento, ma avrà bisogno di forza mentale per resistere alla pressione che rappresenta la Red Bull di Verstappen.
Se ci riesce, potrebbe garantirsi un futuro a lungo termine a Milton Keynes.
Se sbaglia? Bè… la storia parla da sola.
Lawson ha un’opportunità per dimostrare di appartenere. Il tempo inizia ora.