Lewis Hamilton, l’iconico sette volte campione di Formula 1, ha lanciato la sfida ai suoi compagni di squadra, mettendo in evidenza il loro silenzio mentre elogia una rara voce di ragione nel paddock. L’inglese è da tempo noto non solo per la sua abilità mozzafiato in pista, ma anche per il suo impegno costante su questioni sociali e ambientali. Tuttavia, dalla ritirata del suo ex rivale Sebastian Vettel nel 2022, Hamilton si sente sempre più isolato nella sua ricerca di cambiamento all’interno dello sport.
Vettel, che una volta si è confrontato con Hamilton per il titolo di campione, è passato dalle corse all’attivismo, sostenendo numerose iniziative ambientali. Recentemente, prima del Gran Premio del Brasile, ha messo in evidenza i preoccupanti tassi di riciclaggio del Brasile, sottolineando l’urgenza di sostenibilità nello sport e oltre. Vettel ha anche lanciato una campagna ambiziosa intitolata “Forest – Drawn Together”, che affronta la diffusa deforestazione che affligge la Foresta Amazzonica.
Hamilton, che ora guida per il team Ferrari, ex squadra di Vettel, non è solo un osservatore passivo; sostiene attivamente gli sforzi di Vettel. Durante una giornata media al GP del Brasile, ha elogiato il suo ex rivale, affermando: “Supporto sempre Seb. È l’unico pilota di cui sono a conoscenza, oltre a me stesso, che parla effettivamente di argomenti importanti e lotta per… È consapevole del quadro generale.” L’urgenza del loro messaggio risuona particolarmente in Brasile, un paese che gioca un ruolo fondamentale nella salute del nostro pianeta.
“Il cuore della terra è davvero qui con l’Amazzonia o i polmoni della terra,” ha lamentato Hamilton. “È devastante leggere quanto venga distrutto giorno dopo giorno.” Ha sottolineato la necessità di un’azione, non solo per la generazione attuale ma soprattutto per i giovani: “Sta a noi fare il cambiamento. Non è colpa loro se abbiamo combinato un pasticcio.”
Mentre la Formula 1 affronta le proprie responsabilità ambientali, lo sport si sta impegnando per la neutralità carbonica entro il 2030. Puntando a ridurre le emissioni di carbonio del 50% rispetto ai livelli del 2018 e partecipando a iniziative di piantumazione di alberi, la F1 è sulla strada verso la sostenibilità. I prossimi cambiamenti normativi spingeranno per una maggiore dipendenza dall’energia elettrica e l’uso di carburanti 100% sostenibili, segnando un cambiamento significativo nell’approccio dello sport alla tutela ambientale.
Gli sforzi recenti di Vettel sono solo gli ultimi di una lunga storia di attivismo all’interno della F1. Infatti, al Gran Premio del Giappone 2023, ha famoso eretto un “hotel per api” in pista, dimostrando il suo impegno per la biodiversità.
Con Hamilton ora che suona l’allerta e si unisce alle iniziative di Vettel, rimane la domanda: quando altri piloti si faranno avanti? Mentre il mondo osserva, è chiaro che il momento per agire è adesso. Gli altri piloti della griglia si uniranno a Hamilton e Vettel nel sostenere queste cause critiche, o continueranno a rimanere in silenzio? Il mondo sta aspettando, e il pianeta non può permettersi di aspettare ancora a lungo.








