L’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili (ACEA) ha annunciato questo giovedì che le immatricolazioni di nuove auto nell’Unione Europea (UE) hanno registrato un calo del 7,3% a giugno rispetto allo stesso mese del 2024.
In una dichiarazione, l’ACEA ha rivelato che i mercati di Germania, Francia e Italia, in particolare, hanno registrato cali significativi, contribuendo così a una diminuzione delle vendite europee dell’1,9% nel primo semestre dell’anno.
I modelli a benzina (-21,2%) e i modelli diesel (-28,2%) hanno visto un forte calo nei primi sei mesi del 2025, essendo stati sostituiti dai modelli ibridi (+17,1%), che ora rappresentano più di un terzo del mercato (34,8%).
D’altra parte, le vendite di auto completamente elettriche continuano a crescere, ma a un ritmo più moderato (+22%) rispetto agli anni recenti, con una forte crescita in Germania (+35,1%), Belgio (+19,5%) e Paesi Bassi (+6,1%), in contrasto con la Francia, che ha registrato un calo del 6,4%.
“Siamo ancora lontani dal raggiungere un’adozione di massa”, afferma l’ACEA, che chiede una revisione degli standard sulle emissioni di CO2 (che determinano le vendite di veicoli elettrici).
Nel frattempo, le immatricolazioni di veicoli ibridi nell’UE sono aumentate nel primo semestre a 1.942.762 unità, trainate dalla crescita nei quattro principali mercati: Francia (+34,1%), Spagna (+32,8%), Italia (+10%) e Germania (+9,9%). I modelli ibridi ora rappresentano il 34,8% della quota di mercato totale nell’UE.
I modelli ibridi plug-in hanno raggiunto 469.410 unità nel primo semestre dell’anno, beneficiando dell’aumento del volume di veicoli in mercati chiave come la Germania (+55,1%) e la Spagna (+82,5%), ma anche in Italia (+56,3%). Di conseguenza, i veicoli ibridi plug-in rappresentano ora l’8,4% del totale delle immatricolazioni di veicoli nell’UE.
Il gruppo Stellantis, il secondo più grande in Europa, ha subito l’impatto del calo di giugno (-16,1%, ovvero 30.000 vendite in meno), soprattutto per i suoi marchi Fiat e Citroën, che stanno attualmente rinnovando le loro gamme di prodotti.
Il leader VW ha seguito anch’esso il calo del mercato (-7,8%). La terza classificata Renault è rimasta stabile (-0,5%), ma ha comunque rivisto al ribasso i suoi obiettivi annuali a causa delle difficoltà nel mercato dei veicoli commerciali.
Da parte loro, i gruppi Toyota e Hyundai-Kia hanno registrato quasi 10.000 vendite in meno a giugno e un calo della quota di mercato nel primo semestre dell’anno.