I fan e gli esperti di NASCAR hanno a lungo dibattuto se le crescenti regolamentazioni dello sport abbiano affievolito il suo spirito competitivo, e ora Dale Earnhardt Jr. ha riacceso la conversazione. Ispirati da una foto nostalgica dell’iconica auto No. 3 Goodwrench di suo padre, i fan e Junior stesso si stanno chiedendo se le rigide regole della NASCAR moderna stiano soffocando l’emozione che ha definito l’età d’oro delle corse.
Il dibattito sugli spoiler: Allora vs. adesso
La controversia è iniziata con un post sui social media di un fan che mostrava una foto d’epoca dell’auto leggendaria di Dale Earnhardt Sr. Il post evidenziava l’angolo dello spoiler notevolmente più piatto dell’auto, qualcosa di inaudito nella NASCAR fortemente regolamentata di oggi. Il fan ha commentato il post: “Qual è l’angolo di quello spoiler posteriore?”
Dale Jr. non ha trattenuto la sua risposta:
“Non gli permettono più di divertirsi in questo modo.”
La battuta di Junior richiama un’epoca in cui le squadre avevano la libertà di modificare gli angoli degli spoiler per adattarli alle loro strategie. Negli anni ’80, le squadre potevano appiattire gli spoiler per le qualifiche sui superspeedway, creando una minima resistenza e massimizzando la velocità. Al momento della gara, li alzavano per avere un migliore controllo. Ma man mano che la NASCAR ha dato priorità alla sicurezza e alla parità, quelle libertà sono svanite.
Le regolamentazioni sugli spoiler in evoluzione della NASCAR
Negli anni ’90, la NASCAR richiedeva un angolo minimo dell’ala posteriore di 40 gradi. Nei primi anni 2000, lo standard per piste come Daytona e Talladega è passato a 70 gradi—una regola che è ancora in vigore oggi. Anche se questi cambiamenti miravano a livellare il campo di gioco e migliorare la sicurezza, hanno anche privato le squadre della libertà creativa.
Anche con la tecnologia avanzata di oggi, le squadre probabilmente convergerebbero su configurazioni simili per prestazioni ottimali se avessero la scelta. Tuttavia, il brivido della sperimentazione e dell’innovazione—il cuore del fascino iniziale della NASCAR—è svanito. Come ha detto Dale Jr., manca la libertà di “divertirsi”.
Il disprezzo personale di Dale Jr. per le ali posteriori
La critica di Junior non si ferma alle regole. Ha ripetutamente espresso il suo disprezzo per le ali posteriori stesse. In un episodio del 2020 del suo podcast Dale Jr. Download, ha spiegato come le ali posteriori sovradimensionate creano dinamiche di gara caotiche:
“L’ala gigante sulla macchina crea delle grandi accelerazioni da parte di chi sta dietro. La capacità di spingere e strattonare a causa del risucchio dell’ala… Stai semplicemente sorpassando il leader, e lui sta facendo tutto il possibile per tenerti dietro.”
Non è solo l’impatto sulle prestazioni—Junior non ama nemmeno l’estetica:
“Non sono un grande fan dell’ala, dell’estetica di essa. Non è divertente da guardare, e non riesco a immaginare di essere in una macchina e dover fissare quella cosa per tutta la gara.”
Equilibrare sicurezza ed eccitazione
Sebbene regolamenti più rigorosi abbiano indubbiamente migliorato la sicurezza, hanno anche alterato lo spirito dello sport. Gli angoli fissi degli spoiler, i setup standardizzati delle auto e la riduzione dello spazio per l’innovazione hanno trasformato la NASCAR in una gara di ingegneria piuttosto che in uno scontro tra piloti.
D’altra parte, la parità garantisce che le squadre più piccole possano competere, creando arrivi più ravvicinati. Tuttavia, molti sostengono che l’incapacità di sorpassare e le ridotte opportunità per strategie audaci abbiano reso le gare meno emozionanti.
Guardando avanti: può la NASCAR trovare un terreno comune?
Nell’era Next-Gen, la NASCAR ha introdotto pacchetti di spoiler variabili per adattarsi ai diversi tipi di pista: spoiler da 7 pollici per i superspeedway e fino a 4 pollici per le piste intermedie. Sebbene questo sia un passo verso l’adattabilità, i fan come Dale Jr. e molti altri desiderano la creatività e l’imprevedibilità dell’era di Earnhardt Sr.
La grande domanda è se la NASCAR rivedrà mai il suo approccio ai regolamenti. Un ritorno agli angoli degli spoiler regolabili o a regole tecniche più flessibili potrebbe riaccendere la magia dei suoi anni d’oro? O lo sport è troppo radicato nella sua attuale struttura?