In un momento da brivido al Gran Premio del Canada, il pilota della McLaren Lando Norris si è trovato nel mezzo di una drammatica collisione con il suo compagno di squadra Oscar Piastri. L’intensa battaglia tra i due compagni di squadra ha portato a un incidente “stupido” che ha lasciato Norris a scusarsi profusamente per il suo ruolo nell’episodio.
Lo scontro tra Norris e Piastri è avvenuto mentre lottavano ferocemente per il quarto posto durante le fasi finali della gara a Montreal. Nonostante la preparazione del team McLaren per un tale scenario, la collisione ha colto tutti di sorpresa, con Norris che ha preso piena responsabilità per l’incidente.
“Mi dispiace. Tutta colpa mia. È stata una stupidaggine da parte mia,” ha ammesso Norris via radio subito dopo l’incidente. In seguito ha espresso il suo rammarico nelle interviste post-gara, riconoscendo il suo errore e scusandosi sia con il suo team che con Piastri per la manovra imprudente.
Mentre la collisione ha portato a una fine sfortunata per la gara di Norris, Piastri è riuscito a salvare il quarto posto dopo essere rientrato ai box sotto la Safety Car. Riflettendo sull’incidente, Piastri ha sostenuto che non c’erano cattive intenzioni coinvolte e ha accettato le scuse di Norris.
La tesa battaglia tra i piloti della McLaren è iniziata quando Norris, con una strategia di pneumatici diversa, ha tentato un sorpasso audace su Piastri. Lo scambio di posizioni è culminato in una manovra rischiosa da parte di Norris, risultando nella collisione che ha rovinato la loro altrimenti pulita lotta in pista.
Nonostante la delusione e il rammarico seguiti all’incidente, entrambi i piloti hanno riconosciuto la natura competitiva delle gare di Formula 1 e i rischi occasionali che comportano. Il team McLaren, pur anticipando tali scontri, ha definito l’incidente “stupido” e non un episodio tipico delle gare.
Mentre la polvere si posa sul Gran Premio del Canada, la collisione tra Norris e Piastri serve da promemoria della sottile linea tra una competizione accesa e errori costosi in pista. Sebbene entrambi i piloti abbiano espresso il loro rammarico e accettato la responsabilità, l’incidente sottolinea l’alto rischio e la pressione intensa delle gare di Formula 1.