I commenti controversi di Zak Brown su Max Verstappen suscitano indignazione – Ma era davvero una critica?
In un drammatico colpo di scena prima del Gran Premio di Las Vegas, il CEO di McLaren Racing, Zak Brown, si è trovato nei guai dopo aver definito Max Verstappen della Red Bull un “pestifero”. La dichiarazione, inizialmente percepita come un attacco al quattro volte campione del mondo, ha scosso la comunità del motorsport, spingendo Brown a chiarire le sue intenzioni.
In una conversazione franca con un giornale britannico, Brown ha tentato di fare luce sullo stile di guida aggressivo di Verstappen. “Non voglio denigrare Max,” ha dichiarato. “È un campione del mondo quattro volte. Può essere un pestifero, troppo aggressivo in pista. La sua arroganza emerge.” Questa valutazione schietta ha innescato una tempesta di polemiche, con fan e commentatori che si sono chiesti se Brown stesse sminuendo l’incredibile talento di Verstappen.
Tuttavia, nel tentativo di disinnescare la situazione, Brown ha successivamente affermato che i suoi commenti erano stati presi “fuori contesto.” Parlando a De Telegraaf, il 54enne ha sottolineato che definire Verstappen un pestifero era, in effetti, un complimento. “È quello che dico anche di Ayrton Senna, ed è il mio pilota preferito di tutti i tempi,” ha affermato, cercando disperatamente di riallineare le sue parole con l’elogio piuttosto che con la critica.
In un ulteriore sforzo per placare eventuali ripercussioni, Brown avrebbe contattato direttamente Verstappen, assicurandosi che non ci fossero rancori tra i due. Questa mossa sottolinea l’importanza di mantenere l’armonia nel mondo ad alto rischio della Formula 1, dove le rivalità spesso sono profonde e i malintesi possono sfuggire di mano.
Nonostante la controversia, Brown ha precedentemente espresso ammirazione per la superstar olandese, indicando un desiderio di collaborare con lui in futuro, specialmente data la loro passione comune per le corse GT. Mentre le tensioni si accumulano e la gara si avvicina, i fan si chiedono: era il commento iniziale di Zak Brown un’osservazione sincera o una critica mal posta? La risposta potrebbe essere più complessa di quanto sembri, ma una cosa è chiara: nel mondo della Formula 1, ogni parola conta.








