Pato O’Ward, il celebre pilota messicano di IndyCar, sta attraversando un periodo difficile con la sua forma in qualifica. Nonostante abbia già conquistato cinque pole position nella IndyCar Series, l’ultima risale a quasi tre anni fa sul circuito di Mid-Ohio. A peggiorare le cose, il suo avvio di stagione deludente ha messo in evidenza le sue abilità in qualifica, chiedendo un intervento immediato.
La prestazione di O’Ward a St. Pete è stata tutt’altro che la migliore. Il giovane pilota non ha usato mezzi termini per descriverla come “orribile”, un termine che ha ripetuto due volte per enfatizzare. Ha inoltre lamentato la sfortuna che ha incontrato durante la gara quando un incidente causato da un altro pilota ha portato a una foratura per lui. Le conseguenze lo hanno visto in fondo al gruppo, a un passo dall’essere doppiato nei primi 20 giri. Nonostante questi contrattempi, O’Ward ha mostrato un commendabile spirito combattivo, risalendo fino all’11° posto.
Il giovane pilota ha sottolineato che la sua scarsa forma in qualifica non era dovuta a una mancanza di velocità. Infatti, ha registrato il miglior ritmo di gara complessivo. Tuttavia, ha notato che in IndyCar, un brutto giro in qualifica può essere molto punitivo. La situazione è aggravata quando entrano in gioco altri fattori, come una foratura, che ostacolano la strategia delle gomme e rendono la gara una battaglia in salita.
O’Ward, noto per i suoi riflessi fulminei e il suo stile di guida aggressivo, riconosce questa anomalia. Il suo curriculum include tre vittorie lo scorso anno e una prestazione impressionante a St. Petersburg. Tuttavia, crede di poter aver ottenuto più podi e vittorie se fosse riuscito a qualificarsi costantemente tra i migliori contendenti con la No. 5 Arrow McLaren Chevy.
Riflettendo sulle sue recenti difficoltà, O’Ward non riusciva a identificare la causa esatta. Ha menzionato che ha sempre ottenuto buoni risultati nelle prove di qualificazione e ha faticato a mantenere il ritmo durante la gara. Tuttavia, ultimamente si trova a combattere durante le gare per assicurarsi piazzamenti sul podio e vittorie. Il suo obiettivo finale è essere tra le prime cinque auto in modo costante, un traguardo a cui sta lavorando nonostante gli attuali ostacoli.
Nella sua introspezione, O’Ward si è chiesto se il telaio Dallara DW12 con il suo ibrido pesante sul retro potesse essere parte del problema. Essendo un pilota che prospera su un asse anteriore a reazione rapida e una risposta di sovrasterzo veloce, i 105 chili aggiuntivi nella parte posteriore delle auto potrebbero rappresentare una sfida per lui da cui adattarsi.
Il bilanciamento del peso verso il retro ha reso le auto inclini a girarsi, qualcosa che O’Ward era stato in grado di gestire in precedenza. Ha suggerito che la sua auto avesse bisogno di trovarsi in una finestra diversa per le qualifiche, poiché le sue strategie abituali sembravano non funzionare con l’ibrido.
L’auto ibrida gli ha effettivamente creato problemi, con prestazioni inconsistenti in prima fila. Nonostante queste sfide, O’Ward rimane determinato. È deciso a lavorare sulla sua forma di qualificazione, mirando a rettificare la situazione prima piuttosto che dopo. Dopotutto, la fiducia e la determinazione sono fondamentali nel mondo ad alta velocità delle corse IndyCar.