Il Incubo di F1 della Ferrari: Una Stagione di Occasioni Mancate e Turbolenze Turbolente!
Con la polvere che si posa sul Gran Premio di Las Vegas, la Ferrari si trova a combattere con la dura realtà di una campagna di Formula 1 in declino. La leggendaria Scuderia, un tempo una feroce contendente per il campionato costruttori, ha perso il suo controllo sul secondo posto, scivolando ulteriormente nell’ombra di Mercedes e Red Bull. Charles Leclerc e Lewis Hamilton hanno combattuto valorosamente ma hanno potuto ottenere solo sesti e decimi posti rispettivamente, segnando un altro capitolo deludente nella tumultuosa saga della Ferrari.
La gara di Las Vegas è stata macchiata da una doppia squalifica della McLaren, che ha fornito un barlume di speranza per la Ferrari. Tuttavia, la realtà è cruda: mentre Leclerc ha guadagnato alcune posizioni, Mercedes ha raccolto i frutti, con Hamilton e George Russell che hanno terminato davanti a lui, guadagnando così punti cruciali nel campionato. Questo arriva sulle spalle di un disastroso doppio DNF in Brasile, dove il presidente della Ferrari, John Elkann, ha lanciato una critica pungente a entrambi i piloti, amplificando ulteriormente il senso di caos che avvolge il team. Leclerc, in un momento di sincerità, ha lamentato la SF-25, dichiarando che è una macchina che “non rimpiangerà” mentre si prepara a lasciare il cockpit per l’ultima volta ad Abu Dhabi.
In mezzo a tutto questo tumulto, il team principal Frederic Vasseur ha tentato di minimizzare la situazione critica, insistendo sul fatto che la stagione non dovrebbe essere etichettata come un completo disastro. “Sicuramente non siamo nella situazione in cui non abbiamo segnato punti lo scorso weekend,” ha difeso Vasseur. Tuttavia, la verità è innegabile: la Ferrari ha subito un drammatico declino, passando da un promettente secondo posto nella classifica del campionato solo poche settimane fa a un deludente quarto posto ora, superata da una squadra Red Bull che spesso opera come un’unità a una sola auto. Il dolore di rimanere indietro rispetto ai rivali è palpabile e indubbiamente doloroso per una squadra con l’illustre eredità della Ferrari.
L’ottimismo di Vasseur è encomiabile, ma la realtà delle prestazioni della Ferrari dipinge un quadro cupo. La SF-25 si è rivelata essere temperamental e difficile da impostare, in particolare in condizioni di bagnato, amplificando i problemi operativi della squadra. Il disastroso turno di qualifica di Hamilton, che lo ha visto uscire da Q1 dopo aver mal giudicato la Curva 14 e aver sofferto di un’interruzione della comunicazione con il suo ingegnere, dimostra quanto sia fragile diventato il vantaggio competitivo della Ferrari. Se solo la squadra avesse avuto una migliore previsione; la strategia di pit di Leclerc è stata compromessa quando è stato superato da Oscar Piastri, lasciandolo intrappolato in un treno DRS e incapace di capitalizzare il suo potenziale.
Vasseur ha ammesso: “Il problema è che non eravamo sicuri riguardo le gomme,” evidenziando la lotta della squadra con la strategia in mezzo a condizioni meteorologiche imprevedibili. La sua valutazione retrospettiva che una diversa strategia di pit stop avrebbe potuto portare a un risultato migliore è un doloroso promemoria della natura ‘sub-ottimale’ della stagione. Le occasioni mancate sono diventate il marchio di fabbrica dell’anno della Ferrari, caratterizzato da un’assenza scioccante di vittorie in gara e dal fallimento della dirigenza nel guidare efficacemente la nave.
Con l’arrivo della stagione 2025 all’orizzonte, la Ferrari si trova a un bivio. I sussurri di caos e malcontento all’interno delle file sollevano preoccupazioni sulla capacità della squadra di riprendersi da questa stagione deludente. Può la Ferrari tornare alla sua antica gloria, o continuerà a barcollare nell’ombra dei suoi rivali? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è chiara: la sete di vittoria della Scuderia è intensa come sempre, e la pressione sta aumentando.








