La sesta tappa del Dakar 2024, che si è svolta per due giorni senza assistenza da parte dei team, è stata una vera sfida per piloti e macchine. Più di una decina di concorrenti su quattro ruote hanno ufficialmente abbandonato, mentre altri si sono ritardati irrimediabilmente – incluso alcuni dei piloti più rinomati.
Nella categoria principale, T1U, il precedente leader Yazeed Al Rajhi (Overdrive Racing/Toyota) non è riuscito a evitare l’abbandono a causa di un incidente subito ancora nel primo giorno della tappa – che si è svolta ieri, con Stéphane Peterhansel (Audi) che ha perso molto tempo. Questo venerdì, Nasser Al-Attiyah (Nasser Racing/Prodrive Hunter) ha visto un braccio di direzione della sua macchina cedere e ha perso più di due ore rispetto ai rivali diretti, uscendo dalla lotta per la vittoria.
Hanno abbandonato la gara Thomas de Bois (Coronel Dakar Team/Century) e François Yoann (Ycmcn.com/Constant), così come Vaidotas Zala – navigato da Paulo Fiúza su una MINI del team X-Raid Arijus. Il duo luso-lituano stava lottando per entrare nella top ten generale prima di questa tappa di grandi difficoltà.
Nella categoria Challenger, si segnala il ritiro di Marek Goczal (Energylandia Rally Team/Taurus), che si trovava in seconda posizione, aiutando così il suo compagno Eryk Goczal a guadagnare un’ora di vantaggio in testa. Gli SSV non hanno registrato ritiri significativi, ma la classifica ha subito un ribaltamento nelle posizioni di vertice: il precedente leader, Jérôme de Sadeleer (MMP/BRP), è sceso al quinto posto, mentre il suo compagno Yasir Seaidan è salito dal quarto al primo posto, in uno dei molti cambiamenti nella parte anteriore della classifica. Un altro coinvolge João Ferreira (Can-Am Factory Team), con il portoghese che è salito dal settimo al quarto posto.
Nei camion non c’è stato nessun pilota di punta a rimanere fuori, ma il precedente leader Janus van Kasteren (Boss Machinery Team de Rooy FTP/Iveco) ha perso più di due ore ed è sceso al quarto posto. Ne ha approfittato Martin Macik (MM Technology Team/Iveco), che con una prestazione travolgente ha concluso la tappa di 48 ore con un vantaggio di oltre un’ora. Ales Loprais (Instaforex Loprais Praga) e Mitchel van den Brink (Eurol Rallysport/Iveco) hanno capitalizzato anche i problemi di van Kasteren per posizionarsi sul podio.