Quando ‘Drive to Survive’ di Netflix ci ha introdotti ai retroscena delle stagioni di F1, ha suscitato reazioni contrastanti tra gli stessi piloti. Max Verstappen, una figura di spicco nella serie, ha espresso il suo discontento riguardo a come è stato rappresentato dai produttori dello show.
Notorio per la sua assenza da alcune stagioni della serie, Verstappen aveva già espresso il suo disprezzo per lo show nel 2021. Ha sottolineato che i produttori avevano creato artificialmente rivalità che non esistevano nemmeno, portandolo alla decisione di ritirarsi dalla serie. Tuttavia, in un recente sviluppo, Verstappen ha deciso di avere un incontro con il team di Netflix e ha chiarito la sua posizione.
Il pilota professionista ha sottolineato l’importanza di essere rappresentato accuratamente e di non essere citato fuori contesto. Ha espresso le sue preoccupazioni riguardo ai produttori che utilizzano commenti fuori contesto, creando una narrazione falsa. La sua partecipazione alla serie dipendeva dalla comprensione e dal rispetto del suo punto di vista da parte dei produttori.
Nonostante le sue speranze, Verstappen è rimasto ancora una volta deluso dall’ultima stagione, in cui è stato mostrato sotto una luce negativa dopo la vittoria del Gran Premio di debutto di Lando Norris. Lo show lo ha ritratto come infelice per la vittoria del suo amico, un aspetto che ha smentito in uno stream su Twitch.
Non essendo un abituale spettatore dello show, Verstappen ha rivelato la sua strategia per evitare qualsiasi negatività sui social media. Piuttosto che bloccare il contenuto, sceglie di ignorarlo. In questo modo, sostiene, nessuno sa della sua avversione.
Tuttavia, Verstappen non è l’unico pilota che è stato mal rappresentato da ‘Drive to Survive’. George Russell è stato un’altra vittima della narrazione drammatica dello show, poiché lo hanno mostrato avere un attacco di panico durante il Gran Premio di Singapore 2024 a causa del caldo e dell’umidità estremi. Il pilota della Mercedes ha espresso la sua indifferenza riguardo alla rappresentazione, affermando che dà priorità alla sua performance e alla collaborazione con il team rispetto alla rappresentazione di lui nella serie.
Per quanto riguarda la sua interazione con il team di Netflix, Russell ha aggiunto che ha a malapena notato la loro presenza. Ha anche fatto luce sulle difficoltà che ha affrontato durante la gara di Singapore a causa del caldo, il che ha portato a cambiamenti nella sua gestione personale e della cabina di pilotaggio.
In conclusione, mentre ‘Drive to Survive’ offre uno sguardo emozionante nel mondo della F1, è chiaro che non è privo delle sue controversie. La serie è stata accusata di rappresentare male i piloti e di creare drammi inutili, portando a sentimenti contrastanti da parte delle stesse persone che cerca di ritrarre. Man mano che lo show continua a evolversi, si può solo sperare che lo faccia mantenendo una rappresentazione più accurata dei suoi soggetti.