In un evento che fa battere il cuore, George Russell, il pilota di Formula 1, ha dichiarato che disattivare il Drag Reduction System (DRS) è solo un altro aspetto del lavoro ad alto rischio, dopo il terribile incidente di Jack Doohan al Gran Premio del Giappone. Il dibattito è stato acceso su se un sistema DRS automatizzato dovrebbe essere implementato dopo che l’Alpine di Doohan è uscita di pista quando il DRS ha fallito nel chiudersi.
L’incidente è avvenuto alla Curva 1 durante FP2 al circuito di Suzuka, sollevando preoccupazioni riguardo all’operazione manuale del DRS. Russell, un pilota della Mercedes, ha sottolineato l’importanza della responsabilità del pilota, affermando che disattivare il DRS è una parte cruciale del lavoro e non dovrebbe essere automatizzato. Ha espresso: “Non vogliamo che sia automatizzato. Dobbiamo lasciare che sia compito dei piloti. Ci sono già troppi gadget, assistenti.”
Dall’altra parte del dibattito, Carlos Sainz, anche lui Direttore della GPDA, ha espresso un forte supporto per un sistema automatizzato per prevenire rischi per la sicurezza. Sainz ha evidenziato casi in cui un errore manuale nell’operazione del DRS potrebbe portare a situazioni pericolose, sostenendo un meccanismo più infallibile.
Nel frattempo, Charles Leclerc della Ferrari ha adottato una posizione più equilibrata, suggerendo una potenziale revisione dell’attuale sistema DRS. Ha accennato alla possibilità di utilizzare un sistema automatizzato su più rettilinei per migliorare le opportunità di gara, ma ha riconosciuto la sfida delle abilità necessarie per l’attivazione manuale del DRS.
Mentre la discussione si intensifica all’interno della comunità di F1, l’attenzione rimane focalizzata sul trovare il giusto equilibrio tra abilità del pilota e assistenza tecnologica per garantire sia la sicurezza che una gara competitiva. Le conseguenze dell’incidente di Doohan servono come un chiaro promemoria dei margini sottili in Formula 1 e della continua ricerca di misure di sicurezza migliorate in pista.