Il pilota indonesiano Sean Gelael supera il dramma della bandiera rossa per assicurarsi un posto nella Hyperpole
In un colpo di scena da batticuore, il pilota indonesiano Sean Gelael ha affrontato una delusione quando una bandiera rossa ha interrotto la sua sessione di qualifiche, ma alla fine ha lottato per assicurarsi un posto nella finale della Hyperpole LMGT3 per United Autosports. Al volante della McLaren 720S LMGT3 Evo #95, Gelael ha espresso la sua frustrazione per la bandiera rossa intempestiva, che ha sentito essere arrivata un secondo troppo presto, bloccando quello che credeva fosse un giro iniziale promettente che lo aveva portato nelle posizioni di vertice.
Nonostante il contrattempo, Gelael ha dimostrato la sua determinazione rimanendo calmo e spingendo per un secondo giro veloce. Tuttavia, proprio quando stava migliorando il suo tempo, l’auto si è fermata improvvisamente, aggiungendo un nuovo strato di suspense al suo percorso di qualifiche. Dopo un tentativo di riavvio teso, Gelael è riuscito a tornare in pista giusto in tempo per completare un giro che ha assicurato il suo posto nella shootout della Hyperpole, descrivendo l’esperienza come un emozionante giro sulle montagne russe.
Affrontando le sfide della sessione, Gelael si è trovato in una situazione precaria mentre si fermava sulla Mulsanne Straight, evitando di poco la necessità di una bandiera rossa grazie alla sua posizione strategica. Nonostante gli ostacoli affrontati durante le qualifiche, United Autosports, due volte vincitore nella categoria LMP2, punta ora alla sua prima vittoria nella categoria LMGT3 al FIA World Endurance Championship.
Con un tempo finale di shootout di 3:55.965 di Marino Sato, la McLaren #95 ha conquistato la settima posizione sulla griglia, superando concorrenti come la Lexus RC F LMGT3 #78 di Akkodis ASP. La straordinaria dimostrazione di resilienza e abilità di Gelael di fronte alle avversità aggiunge un ulteriore strato di anticipazione alla prossima gara, preparando il terreno per un emozionante scontro in pista.