Il Rally Dakar non smette mai di offrire drammi ad alta tensione, e la Fase 6 non è stata un’eccezione. Yazeed Al Rajhi, l’eroe locale e asso della Toyota Hilux, ha orchestrato un capolavoro strategico che ha messo pressione sul leader della gara Henk Lategan. Anche mentre il pilota saudita affrontava imprevisti, tra cui una ruota danneggiata, le sue mosse calcolate hanno inviato un messaggio chiaro: la battaglia per la corona del Dakar è tutt’altro che finita.
Un Inizio Roccioso, un Ritorno Resiliente
Al Rajhi è entrato nella giornata con un ritardo di 10 minuti rispetto al collega pilota Toyota Lategan. Nonostante un intoppo iniziale—una ruota danneggiata—è riuscito a recuperare due minuti e mezzo entro il traguardo di metà percorso. Entra in scena Saood Variawa, il ‘portatore d’acqua’ della Toyota, che ha generosamente ceduto una ruota di scorta ad Al Rajhi. Da lì, il pilota saudita ha sfrecciato attraverso il percorso, riducendo incessantemente il vantaggio di Lategan.
Ma proprio quando sembrava che Al Rajhi potesse ridurre il divario a meno di cinque minuti, ha tatticamente rallentato negli ultimi 30 chilometri di dune. Perdere due minuti e mezzo potrebbe sembrare controintuitivo, ma faceva parte del piano: evitare di vincere la tappa e, cosa cruciale, schivare l’essere il primo a navigare nel terreno implacabile di domenica senza il vantaggio dei motociclisti che aprono la strada.
Lategan è Ancora in Vantaggio, Ma Fino a Quando?
Lategan, mentre detiene un vantaggio di 7 minuti e 16 secondi, ha ammesso che la seconda metà del Dakar, ricca di dune, è il punto in cui la sua inesperienza potrebbe diventare un problema. Nel frattempo, Al Rajhi è nel suo elemento, gareggiando in casa e mostrando una brillantezza tattica.
Aggiungendo al mix c’è Nasser Al-Attiyah, il veterano del Dakar che continua a farsi strada. Ha ridotto di 1 minuto e 34 secondi il distacco da Al Rajhi e di 4 minuti e 35 secondi da Lategan, ora mirando al terzo posto di Mattias Ekström con il suo Ford Ranger. Il posto sul podio finale è allettantemente vicino per Al-Attiyah, con Ekström che lo precede di soli 7 minuti e 58 secondi.
Alti e Bassi per i Team X-Raid Mini
Il campo X-Raid ha vissuto l’intero spettro della fortuna del Dakar. La campagna di Guerlain Chicherit si è conclusa in modo devastante quando la sua Mini si è ribaltata violentemente dopo aver colpito un dosso ad alta velocità. L’incidente ha distrutto l’auto e ha lasciato Chicherit bisognoso di cure mediche per un infortunio al collo, anche se i rapporti indicano che si sta riprendendo bene.
In netto contrasto, la giornata è appartenuta a Guillaume de Mevius e Mateo Baumel di X-Raid, che hanno conquistato la vittoria di tappa con un margine di 1 minuto e 34 secondi sui compagni di squadra João Ferreira e Filipe Palmeiro. Il successo ha sottolineato la resilienza dei team Mini JCW, anche mentre affrontavano l’imprevedibilità brutale del Rally Dakar.
La Strada Davanti
Con la seconda metà del Dakar all’orizzonte, le sabbie dell’Arabia Saudita promettono di mettere alla prova ogni concorrente fino ai loro limiti. Il vantaggio di casa di Al Rajhi e la sua acume strategico lo rendono una minaccia imminente, mentre il vantaggio di Lategan ora pende da un filo. Aggiungi a questo la ricerca incessante di Al-Attiyah del podio, e il palco è pronto per un finale mozzafiato del rally più difficile del mondo.