La decisione dell’Unione Europea di eliminare i motori a combustione entro il 2035, come riportato da AutoGear, è considerata “irrealistica” da Luca de Meo, CEO di Renault e presidente dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA).
In un’intervista al giornale francese Les Echos, l’esecutivo di Renault ha espresso dubbi sulla tempistica per la transizione alla mobilità elettrica in Europa. Ha aggiunto che il divieto di vendere modelli a motore a combustione entro il 2035 è “sfidante” da raggiungere e ha sottolineato la necessità di “un po’ più di flessibilità nel programma.”
Vale la pena notare che le recenti elezioni dell’UE e la debole domanda di veicoli completamente elettrici a livello globale hanno portato a richieste di revoca del divieto dell’UE sulle vendite di auto diesel e a benzina entro il 2035. Si prevede che questa misura sarà riesaminata nel 2026.
Tuttavia, Luca de Meo ha sottolineato che “non dovremmo sfruttare la attuale frenata del mercato per abbandonare semplicemente l’obiettivo. Sarebbe un grave errore strategico.”
Inoltre, il CEO di Renault ha anche sottolineato che “l’elettrificazione automobilistica fa parte del progresso”, e “non dovremmo rifiutare il progresso”. Secondo Luca de Meo, l’industria automobilistica ha investito decine di miliardi di euro nella transizione alla mobilità elettrica, e quindi non è una soluzione “gettare via questi investimenti”.
Va notato che il CEO di Renault aveva già avvertito a febbraio che un possibile ritorno indietro sul divieto dei motori a combustione entro il 2035 sarebbe stato benvenuto ma complicato.
Più recentemente, a maggio, durante il Salone dell’Auto di Ginevra, Luca de Meo ha affermato di sperare che il divieto avvenga un po’ più tardi, perché crede che non saremo in grado di farlo senza danneggiare l’intera industria e l’intera Unione Europea.