Controversia sui Motori 2026: Mercedes e McLaren nei Guai mentre la FIA Affronta un Dilemma Cruciale
Con l’avvicinarsi della stagione di Formula 1 2026, si sta preparando una tempesta sui rapporti di compressione dei motori V6 che potrebbe scuotere le stesse fondamenta dello sport. I sussurri di un potenziale cavillo sfruttato da Mercedes e Red Bull si intensificano, e con tre giorni trascorsi dalla comparsa delle voci, né le squadre coinvolte né la FIA hanno emesso una smentita. Invece, l’organo di governo ha silenziosamente riconosciuto il suo esame della situazione in evoluzione.
In una rivelazione di Valerio Barretta e Carlo Platella, è emerso che il nocciolo della questione ruota attorno al rapporto di compressione dei motori — un parametro fondamentale che determina l’efficienza e la potenza dei motori termici. Il rapporto di compressione è il rapporto tra il volume massimo e minimo all’interno di un cilindro, che, se ottimizzato, può migliorare significativamente le prestazioni del motore. Con le recenti normative della FIA che abbassano il rapporto di compressione massimo da 18 a 16, l’obiettivo è chiaro: temperare la potenza dei motori termici alla luce del triplicarsi della potenza dei motori elettrici.
Tuttavia, le procedure di test della FIA sono condotte a temperature fredde, portando a speculazioni sul fatto che squadre come Mercedes e Red Bull possano aver ideato un meccanismo astuto per tornare al rapporto 18 più favorevole una volta che i motori sono operativi. Tale cambiamento potrebbe avere gravi implicazioni, poiché le deformazioni termiche nei componenti del motore potrebbero offuscare le vere misurazioni e potenzialmente alterare del tutto il rapporto di compressione. È una manovra sofisticata e tecnica che la FIA deve ancora contenere.
Le poste in gioco sono incredibilmente alti, come dettagliato dal Corriere dello Sport, che ha rivelato interessanti intuizioni sulle manovre dietro le quinte della Formula 1. Circa sette mesi fa, un ingegnere della Mercedes, ora con Red Bull Powertrain, ha svelato questo segreto ai suoi nuovi datori di lavoro, che da allora hanno tentato di replicare questo metodo. Il rapporto suggerisce una significativa discrepanza: mentre la Mercedes sta lavorando su questo da un anno, potrebbe non essere in grado di produrre un motore conforme che soddisfi il limite di 16 di compressione, a differenza dei loro rivali della Red Bull.
Le conseguenze di questa situazione si estendono oltre la Mercedes e la Red Bull. Le squadre alimentate da motori Mercedes, inclusi i campioni in carica McLaren, Williams e Alpine, potrebbero affrontare conseguenze disastrose. Le tensioni sono palpabili, come evidente da un recente incontro tenuto dalla FIA, dove rappresentanti furiosi di Ferrari, Honda, Red Bull e Audi hanno richiesto spiegazioni immediate. La FIA ora si trova a un bivio: o bandisce il sistema Mercedes, potenzialmente escludendo quattro squadre dal campionato, oppure consente questo approccio controverso, aprendo le porte a reclami e possibili squalifiche.
In mezzo a questo caos, si riferisce che sono in corso discussioni per forgiare un compromesso che consentirebbe alle squadre alimentate da Mercedes di competere con motori non conformi, a condizione di una garanzia formale di conformità entro il 2027. Tuttavia, una tale soluzione è improbabile che soddisfi le altre squadre, che si stanno già preparando per una potenziale conseguenza negativa.
Con l’escalation della tensione, le implicazioni di questa controversia sui motori potrebbero ridefinire il panorama competitivo della Formula 1. La FIA prenderà provvedimenti decisivi prima dell’inizio della stagione, o l’ombra della controversia peserà sul campionato? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è certa: il dramma attorno ai motori del 2026 è appena iniziato.









