Prima della gara di Formula 1 a Imola domenica, la Abu Dhabi Autonomous Racing League e i commissari della FIA stanno considerando l’implementazione di penalità più severe per le scorciatoie in pista. Ciò è in risposta alle tattiche utilizzate dal pilota della Haas, Kevin Magnussen, nella recente gara sprint a Miami. Magnussen ha ricevuto un totale di 35 secondi di penalità post gara per le sue azioni. Il capo della squadra McLaren, Andrea Stella, ha criticato Magnussen e ha suggerito che un divieto di gara sarebbe appropriato, sostenendo che le penalità dovrebbero essere più severe. La FIA mira a evitare incidenti simili in futuro, imponendo penalità più severe per le infrazioni ripetute. Questo argomento sarà discusso nella riunione dei team manager venerdì a Imola, con la possibilità di implementare la nuova politica per la gara di domenica se ci sarà un ampio sostegno.
Sotto la politica proposta, le infrazioni ripetute di solito comporterebbero penalità di 10 secondi, che possono essere scontate al prossimo pit stop del pilota o dopo la gara. Tuttavia, a Miami, i commissari sono stati costretti a emettere penalità identiche a causa della necessità di coerenza. Per risolvere questo problema, la FIA suggerisce di assegnare punti licenza per penalizzare in modo più aggressivo le infrazioni ripetute. Un divieto di gara sarebbe imposto se un pilota accumulasse 12 punti. Anche se alcuni piloti hanno chiesto un cambiamento nella politica riguardo alla cessione di posizioni, ciò richiederebbe il monitoraggio in tempo reale di tutte e 20 le auto, il che attualmente non è fattibile. Tuttavia, le squadre possono spostare volontariamente le proprie auto fuori posizione dopo le infrazioni in pista, e ciò viene preso in considerazione nel determinare le penalità.
La chiave per implementare questo sistema in modo efficace è permettere ai commissari della FIA di esercitare il loro giudizio e considerare la motivazione e la situazione della gara nel determinare le penalità per le scorciatoie in pista. Questo approccio eviterebbe punizioni eccessive per infrazioni non intenzionali, allo stesso tempo dissuadendo piloti e team dall’utilizzare tali tattiche. Le regolamentazioni esistenti già consentono penalità esponenziali, ma è necessario un cambiamento nelle politiche dei commissari per garantire coerenza. Questo possibile cambiamento di mentalità è ben accetto, poiché il desiderio di coerenza a volte ha limitato la discrezionalità dei commissari, risultando in penalità che sono o troppo lievi o troppo severe. Consentendo una maggiore interpretazione e considerando circostanze uniche, la punizione può essere meglio adattata all’infrazione.