In un emozionante colpo di scena, la pole position di Lando Norris al Gran Premio d’Australia, che lo ha visto segnare un tempo di 0.385 secondi più veloce del suo più vicino concorrente non-McLaren, ha riaffermato le preoccupazioni pre-gara del mondo delle corse. La prima fila tutta arancione è stata ulteriormente rafforzata da Oscar Piastri, che ha chiuso a meno di 0.1 secondi dietro Norris, preparando il terreno per una potenziale vittoria da favola in casa. L’aspetto affascinante qui non è stato solo l’eccezionale prestazione della McLaren, ma anche il notevole sotto-performare dei rivali chiave – Max Verstappen e Charles Leclerc – che sembravano aver mancato le loro sfide.
Il motivo fondamentale dietro le sfide ridotte di Verstappen e Leclerc può essere ricondotto ai pneumatici posteriori sovratemperati nell’ultimo settore – un fattore che ha infine sottolineato la forza della McLaren. Nelle condizioni difficili del Gran Premio d’Australia, il pneumatico C5 soft si è dimostrato un esecutore marginale, specialmente con le temperature della pista che superano i 40°C. Il nucleo di questi pneumatici fatica a sostenere un composto così morbido attraverso le sezioni ad alta velocità del settore centrale e il severo tornante in sesta marcia Turn 9-10 che introduce l’ultimo settore.
I preparativi critici per garantire la temperatura ottimale dei pneumatici all’inizio e alla fine del giro hanno presentato una sfida per tutte le auto. Tuttavia, il team McLaren sembrava gestire questo delicato equilibrio meglio degli altri. Mentre altri veicoli combattevano contro le alte temperature dei pneumatici, la McLaren è stata in grado di rosicchiare ai margini di questo problema, permettendo loro di mantenere una prestazione relativamente stabile durante tutta la gara.
Le conseguenze di questo problema di temperatura sono state più evidenti osservando le posizioni del terzo più veloce Verstappen e del settimo più veloce Leclerc al momento in cui hanno raggiunto la curva 11 a destra. Nonostante mantenessero un vantaggio di 0,266s su Norris e un distacco di appena 0,074s, rispettivamente, la tenuta dei loro pneumatici posteriori era crollata alla fine del giro, lasciandoli notevolmente indietro rispetto a Norris. La capacità del team McLaren di resistere alle richieste delle curve veloci li ha distinti dai loro concorrenti.
Questo vantaggio si è ulteriormente riflesso nel modo in cui le McLaren hanno affrontato il tracciato rispetto ai loro rivali. Le osservazioni a bordo pista hanno rivelato che le McLaren entravano in curva 9 con una velocità di ingresso visibilmente maggiore, scivolando dolcemente come limousine, mentre le auto Ferrari e Red Bull apparivano più nervose. Tuttavia, anche il team McLaren ha avuto la sua parte di momenti critici con il bordo degli pneumatici, come si è visto nell’incontro di Norris alla curva 4 e in quello di Piastri alla curva 11.
Le difficoltà di Verstappen con la tenuta degli pneumatici nella parte finale della gara hanno portato a un’eccessiva impegno che gli è costato ulteriormente, una situazione che ha successivamente ammesso. Anche con la difficoltà nella gestione degli pneumatici, si è notato che le Red Bull avevano migliorato la loro competitività rispetto alla prestazione di venerdì. Il consueto vantaggio DRS della Red Bull del 2023 e dell’inizio del 2024 sembrava essere tornato, riducendo ulteriormente il divario con la McLaren nelle rettilinee.
Guardando a domenica, con forti piogge previste, i fattori chiave di competitività sono destinati a cambiare. Le condizioni bagnate richiederanno un bilanciamento guidabile e la capacità di portare il pneumatico anteriore al limite di temperatura. Il team McLaren ha mostrato promesse in questo aspetto, mentre le Red Bull e le Mercedes sono apparse meno competitive.
In conclusione, la prestazione stellare della McLaren nel Gran Premio d’Australia, unita alla sua capacità di gestire condizioni difficili degli pneumatici, ha preparato il terreno per una competizione emozionante. Con le condizioni meteorologiche in cambiamento e il talento grezzo di piloti come Max Verstappen, la gara è tutt’altro che finita.