Il Viaggio di Lewis Hamilton con la Ferrari: Dalle Speranze agli Ostacoli – La Storia si Sta Ripetendo?
In un sorprendente svolgimento di eventi, la prima stagione di Lewis Hamilton con la Ferrari nel 2025 è stata a dir poco un incubo per il sette volte campione del mondo. Dopo aver effettuato un passaggio molto pubblicizzato dalla Mercedes, Hamilton non è riuscito a conquistare nemmeno un podio durante tutto l’anno, segnando la prima volta nella sua illustre carriera che ha affrontato un destino così desolante. Mentre si avvicina al suo 41° compleanno, la pressione sta aumentando e i confronti con l’altro leggendario pilota Sebastian Vettel stanno diventando sempre più inevitabili.
Le statistiche dipingono un quadro cupo: Hamilton ha terminato a ben 86 punti dal suo compagno di squadra Charles Leclerc nella classifica piloti, sollevando sopracciglia e domande sulla sua capacità di adattarsi all’iconica Scuderia. Al Gran Premio del Belgio di luglio, Hamilton ha parlato delle sue difficoltà, rivelando il suo approccio proattivo per cambiare le sue sorti. Ha divulgato di aver messo insieme diversi “documenti” che delineano cambiamenti chiave per la Ferrari, mirati a migliorare la comunicazione all’interno del team e a perfezionare le loro strategie durante il weekend di gara.
Il impegno di Hamilton per fare la differenza è encomiabile. Ha presentato il suo primo insieme di proposte dopo solo poche gare e, in una mossa audace, ha seguito con altri due documenti durante il critico intervallo di tre settimane tra i Gran Premi di Gran Bretagna e Belgio. Le notizie suggeriscono che un quarto dossier è stato inviato dopo il Gran Premio di Singapore all’inizio di ottobre. Eppure, nonostante questi sforzi, la disponibilità di Hamilton a prendere in mano la situazione ha suscitato critiche, in particolare da parte dell’ex team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene.
Arrivabene, che ha guidato la Ferrari dal 2015 al 2018, ha accusato Hamilton di cadere nella stessa trappola di Vettel, che ha inviato documenti simili durante il suo mandato. “Sebastian Vettel ha anche inviato tali dossier. Ha scritto, parlato e condiviso tutto,” ha dichiarato Arrivabene a Sky Italia. Ha liquidato i contributi di Vettel come “quasi inutili,” insinuando che quando i piloti iniziano a comportarsi da ingegneri, segna l’inizio della loro caduta. “Quando un pilota inizia a fare l’ingegnere, è finita. Allora è davvero finita,” ha sottolineato.
Il consiglio risuona con sentimenti precedenti di Arrivabene, che, durante la tumultuosa stagione 2016, ha ricordato pubblicamente a Vettel di concentrarsi sulle sue responsabilità principali. Recentemente, John Elkann, presidente della Ferrari, ha rafforzato questo messaggio, esortando sia Hamilton che Leclerc a “concentrarsi sulla guida” e “parlare meno” dopo una prestazione deludente in Brasile.
È interessante notare che Hamilton si era rivolto a Vettel per ricevere consigli prima di fare il salto in Ferrari. Il contatto, avvenuto due volte, si sarebbe verificato durante la stagione 2024, aprendo la strada a Hamilton per adottare alcuni dei metodi di Vettel, inclusa la meticolosa presa di appunti durante i test pre-stagionali. Questa influenza è evidente, poiché Hamilton appare alle prese con le complessità della sua nuova posizione.
Vettel, riflettendo sulle sfide di Hamilton, ha riconosciuto che il pilota britannico ha bisogno che “molte cose si mettano insieme” affinché il suo periodo in Ferrari sia di successo. “Più tempo ci vuole, più diventa difficile,” ha avvertito, sottolineando l’importanza del tempismo e della dinamica di squadra per raggiungere la vittoria. Nonostante gli ostacoli, Vettel crede che Hamilton meriti una possibilità equa se tutto si allinea.
Mentre Hamilton affronta il suo tumultuoso primo anno alla Ferrari, fan e analisti si chiedono: Riuscirà a rompere il ciclo di delusioni che ha afflitto altri campioni in rosso? O diventerà un’altra storia di avvertimento nella storica storia della Ferrari? Il mondo delle corse è con il fiato sospeso, ansioso di vedere come si svilupperà questa saga.









