In un colpo di scena legale, 23XI Racing e Front Row Motorsports hanno visto la loro richiesta di scoperta accelerata negata dal giudice distrettuale degli Stati Uniti Frank D. Whitney. Le squadre, attualmente coinvolte in una disputa antitrust con NASCAR, avevano presentato una mozione per ottenere accesso immediato a documenti critici e comunicazioni interne relative all’accordo di charter del 2025 e agli accordi di esclusività di NASCAR con i circuiti, tra gli altri argomenti.
Presentata all’inizio di questo mese insieme a una mozione per un’ingiunzione preliminare, le squadre hanno richiesto documenti dalla leadership di NASCAR, incluso il CEO Jim France e i principali dirigenti Lesa France Kennedy, Ben Kennedy, Steve O’Donnell e Steve Phelps. I documenti richiesti coprivano un periodo di otto anni, includendo l’acquisizione da parte di NASCAR della ARCA Menards Series e il processo di negoziazione che ha portato all’offerta recente di NASCAR “prendere o lasciare” per le squadre.
Nella sua sentenza, il giudice Whitney ha delineato il razionale della corte, citando preoccupazioni riguardo all’ampio raggio d’azione della richiesta di scoperta e alla sua breve scadenza di cinque giorni. Il giudice ha stabilito che questa richiesta avrebbe imposto un onere eccessivo a NASCAR, contrariamente alle affermazioni dei querelanti secondo cui la richiesta era “mirata” e avrebbe imposto un “onere minimo” ai convenuti.
La sentenza del giudice Whitney ha osservato: “I querelanti richiedono tutte queste informazioni entro cinque giorni da un’ordinanza del tribunale che concede la loro mozione per la scoperta accelerata … un lasso di tempo che imporrebbe un onere significativo ai convenuti.”
Un altro fattore critico nella decisione è stata la mancanza di prove che dimostrassero che la scoperta accelerata fosse essenziale per evitare danni irreparabili ai querelanti. Il tribunale ha determinato che i team non avevano dimostrato un bisogno urgente, poiché hanno riconosciuto che non c’era danno immediato derivante dalla mancanza di scoperta accelerata. NASCAR ha ulteriormente dichiarato nella sua risposta di aver adottato misure per preservare tutti i materiali rilevanti, sotto un blocco di contenzioso, riducendo così al minimo qualsiasi potenziale rischio di perdita di prove.
Il rifiuto della mozione lascia l’ingiunzione preliminare come il prossimo passo chiave nel procedimento. L’ingiunzione, se concessa, permetterebbe a 23XI Racing e Front Row Motorsports di continuare a operare come team charter nel 2025 mentre la battaglia legale si svolge.
L’udienza per l’ingiunzione preliminare è fissata per lunedì 4 novembre, con implicazioni per il sistema di charter di NASCAR e il posto dei team al suo interno che dipendono dalla decisione del tribunale.