La Commissione Europea afferma di avere prove che il governo cinese stia sovvenzionando i veicoli elettrici esportati sul mercato europeo attraverso “trasferimenti diretti di fondi” e altri meccanismi.
Secondo l’agenzia “Reuters”, la Commissione ha già dichiarato che avvierà la registrazione doganale delle importazioni di veicoli 100% elettrici cinesi, il che significa che tali registrazioni potrebbero dover pagare dazi retroattivi se l’indagine commerciale dell’Unione Europea dovesse successivamente concludere che hanno beneficiato di sovvenzioni dello Stato cinese.
La Camera di Commercio della Cina per l’UE ha espresso la sua delusione per la posizione assunta dalla Commissione Europea, come riportato da “AutoNews Europe“, sostenendo che l’aumento delle importazioni riflettesse l’aumento della domanda europea di veicoli elettrici.
L’indagine in corso della Commissione Europea, che dovrebbe concludersi a novembre, afferma che i produttori dell’Unione Europea potrebbero subire pesanti perdite se le importazioni cinesi continuassero a crescere rapidamente fino al termine dell’indagine.
Secondo la Commissione Europea, i sovvenzioni del governo cinese per l’esportazione di veicoli elettrici in Europa comportano una differenza di prezzo media del 20% tra le automobili elettriche prodotte in Cina e i loro equivalenti prodotti nell’UE.
La Cina ha il vantaggio di detenere una posizione dominante nelle materie prime necessarie per la produzione di batterie, come il litio, il cobalto, il nichel e il manganese, creando un ambiente completo in cui la Cina controlla praticamente tutti gli aspetti della catena di approvvigionamento.
Il risultato inevitabile è stato un forte aumento della produzione di auto elettriche fabbricate in Cina e un’ondata di esportazioni in tutto il mondo.