Il Parlamento europeo ha approvato giovedì una proposta per concedere ai produttori di automobili nell’Unione Europea (UE) più anni per ridurre le emissioni inquinanti delle nuove automobili per passeggeri, dei veicoli commerciali leggeri e dei veicoli pesanti, ponendo così fine alla scadenza precedentemente fissata per il 2025. I nuovi standard sulle emissioni delle automobili sono stati approvati con 458 voti favorevoli, 101 contrari e 14 astensioni.
Le modifiche ora apportate consentono ai produttori di soddisfare i loro obblighi in modo graduale, tra il 2025, il 2026 e il 2027, calcolando la media delle loro prestazioni nel triennio, piuttosto che ogni anno separatamente.
In questo modo, il settore automobilistico sarà in grado di bilanciare eventuali emissioni annuali in eccesso superando l’obiettivo nell’anno o negli anni successivi, guadagnando così più tempo (due o tre anni) per raggiungere questi obiettivi ambientali.
Le attuali norme stabiliscono obiettivi annuali, coprendo periodi di cinque anni, per ridurre le emissioni medie di CO2 dell’intera flotta di veicoli europea, con un obiettivo di riduzione annuale del 15% rispetto ai livelli del 2021 previsto a partire dal 2025 per il periodo 2025-2029.
Vale la pena notare che il settore automobilistico nell’Unione Europea impiega circa 13,8 milioni di persone, circa il 6,1% della forza lavoro totale, e rappresenta circa il 7% del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell’UE.
Attualmente, il settore automobilistico europeo sta affrontando forti pressioni, causate dalla transizione verso la mobilità elettrica, dall’aumento dei costi di produzione e dalla crescente concorrenza dei marchi cinesi.